Garcia sembra a un passo dall’esonero dal Napoli, e molte voci girano sul suo sostituto: Tudor è in pole position, ma chi sono i papabili?
La sconfitta con la Fiorentina ha complicato ulteriormente la posizione di Rudi Garcia sulla panchina del Napoli, e l’hashtag #GarciaOut è entrato tra le principali tendenze italiane su X. L’inizio della pausa per le nazionali è un momento strategicamente perfetto per i cambi in panchina, soprattutto per le squadre più importanti, ma al momento la dirigenza partenopea non sembra voler cambiare. Tuttavia, però, è sotto gli occhi di tutti che la strada intrapresa dal tecnico francese per adesso punta dritta verso un epilogo anticipato.
Quello di Igor Tudor, svincolato dopo l’ultima esperienza all’Olympique Marsiglia, è il nome più quotato. Il tecnico croato è giovane e ha un approccio aggressivo che potrebbe sposarsi bene con l’eredità di Spalletti, in più ha già dimostrato a Verona che sa risollevare una squadra a stagione in corso. Si tratta però di un ex juventino, e di un allenatore con relativamente poca esperienza, per cui il suo profilo non è esattamente quello più ideale per i campioni d’Italia in carica.
Il guaio è che, senza un sacrificio economico importante da parte della società, le opzioni sono limitate. L’allenatore più importante, tra quelli che conoscono la Serie A, è senza dubbio Antonio Conte, ma il suo 3-5-2 rappresenterebbe una bella variazione tattica. In più, il Napoli non è un club che può permettersi grandi investimenti economici sul mercato. La strategia di De Laurentiis sembra quindi molto distante dalle ambizioni che Conte ha dimostrato di avere in questi anni. Se non sarà Tudor, allora, la strada dell’estero appare la più probabile.
Il Napoli si guarda attorno: la complicata via per la sostituzione di Garcia
I nomi, fuori dall’Italia, non mancano, ma l’ostacolo principale resta sempre quello economico. Difficilmente la società vorrà sconfessare i propositi della scorsa estate, che l’hanno vista andare alla ricerca di un allenatore il più possibile vicino all’approccio tattico di Spalletti. Da questo punto di vista, i nomi più interessanti possono essere quelli di Flick, Tite, Sampaoli e Graham Potter, ma nessuno di loro ha esperienza in Italia. Va probabilmente scartato a priori, invece, Galtier, che già non aveva convinto la scorsa estate.
Ognuna di queste idee presenta diverse incognite, come detto innanzitutto sotto il profilo economico. Il Napoli in questi anni ha oscillato tra tecnici esperti (Ancelotti, Benitez) e giovani dall’approccio propositivo (Sarri), con Spalletti che è stato il naturale punto di convergenza. Ma per il futuro immediato le cose appaiono complicate, e non è detto che non si possa decidere di restare con Garcia fino a fine stagione. E poi, magari, dall’anno prossimo avviare una rivoluzione, puntando su un tecnico in rampa di lancio, come potrebbe essere Dionisi del Sassuolo.