Il Milan paventa l’incredibile ritorno di Zlatan Ibrahimovic in rossonero: da suggestione può diventare una bellissima realtà.
Soltanto molteplici impedimenti di natura fisica avrebbero potuto separare Zlatan Ibrahimovic e il Milan, i quali dalla prima volta insieme nel 2010 hanno trascorso il tempo a rincorrersi. Fino a rincontrarsi al tramonto della carriera dello svedese, il quale dovunque è stato ha sempre ricordato l’esperienza rossonera. Nel 2021 la parabola è perfetta e infatti il Milan vince lo scudetto con Ibrahimovic protagonista e uomo spogliatoio.
La successiva stagione invece è tormentata dai problemi fisici. Appena dopo la vittoria del campionato, l’attaccante si sottopone a un intervento chirurgico al crociato anteriore del ginocchio sinistro. Così resta fuori per circa otto mesi e, nonostante il graduale rientro e il contestuale rinnovo di contratto, l’infortunio è solo il preludio alla fine della carriera.
Con 41 anni e 146 giorni nel febbraio del 2023 diviene il giocatore di movimento più anziano del Milan ad aver giocato in Serie A, pochi giorni dopo diviene anche il più longevo realizzatore di gol per il campionato italiano con una rete su rigore all’Udinese. Tuttavia da aprile dello stesso comincia l’incubo: l’infortunio al polpaccio destro lo conducono a dichiarare terminata la stagione anzitempo. Si rincorrono così le indiscrezioni in merito alla decisione dell’attaccante di lasciare il calcio giocato e il 4 giugno 2023 annuncia il ritiro in campo, con le lacrime agli occhi mentre viene accolto con uno scrosciante applauso ed emotivo abbraccio sia dai compagni di squadra che dal pubblico sugli spalti. La distanza però dura poco.
Zlatan Ibrahimovic ha nostalgia dello spogliatoio e dell’ambiente del Milan e il Milan sente tutto il peso dell’assenza di un leader del suo calibro, anche come riferimento per i più giovani del gruppo. Così lo svedese si rivede sugli spalti in occasione del derby contro l’Inter e il giorno dopo passa per il centro sportivo dei rossoneri per un discorso motivazionale in seguito alla sconfitta. In realtà, prima del debutto di Champions League contro il Newcastle, l’ex giocatore aveva già avuto un colloquio per con i RedBird, rappresentati dall’Ad del club.
Secondo quanto riferisce ‘La Gazzetta dello Sport’, per la sua personalità e autorevolezza sarebbe proprio la figura necessaria per mantenere il Milan sul cammino corretto. La presenza allo stadio delle scorse settimane potrebbe essere un assaggio del futuro. Il club è intenzionato a fare di Ibrahimovic un suo riferimento e l’ennesimo incontro, stavolta con Giorgio Furlani presso un hotel di Milano, ne sarebbe la prova. Tuttavia, bisogna inquadrare bene la sua figura e trovare un ruolo operativo che gli si addica. Una presenza iconica come la sua va gestita nel migliore dei modi. Probabilmente potrebbe avere un ruolo di collante tra club e calciatori. Un appoggio anche per l’allenatore. Il Milan sogna, Zlatan anche e i tifosi non hanno mai smesso.
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