L’ultima giornata di campionato ha raccontato quali sono le squadre che possono davvero lottare per la vittoria finale.
La settima giornata di campionato ancora deve finire, ma ha già dato i primi risvolti su quali potrebbero essere le squadre che potrebbero lottare per la vittoria finale della Serie A.
Siamo agli inizi – è vero – ma in questa primissima parte di stagione abbiamo notato un importante gap tra tre o quattro squadre e tutte le altre rivali. Saranno queste a giocarsi il campionato fino alla fine, in una stagione che – a differenza dello scorso anno – non sembra vedere alcun dominio in cima alla classifica.
L’Inter di Simone Inzaghi era partita a razzo e sembrava poter imitare il cammino dello scorso anno del Napoli, ma le ultime due prove contro Sassuolo e Salernitana hanno cambiato i giochi. La sconfitta casalingo contro il Sassuolo ha sorpreso, ma anche a Salerno non è tutto oro quel che luccica. Lo 0-4 farebbe pensare diversamente ma la squadra è stata in difficoltà fino all’ora di gioco e ha dimostrato che soprattutto contro le piccole non sarà facile. Inzaghi deve trovare delle contromisure ma i nerazzurri hanno il materiale per poter provare a vincere la seconda stella.
E chi ci proverà con loro è sicuramente il Milan che ha mostrato finora una grande continuità. Eccetto la batosta nel derby i rossoneri hanno dato tante sensazioni positive.
Milan, Napoli e non solo: la lotta scudetto è molto aperta
A differenza di alcuni campionati stranieri la serie A sembra poter vivere una lotta fino alla fine del campionato. I rossoneri, ad esempio, non sono crollati dopo l’1-5 contro l’Inter ed anzi hanno reagito da grande squadra. L’avvento di calciatori come Reijnders, Pulisic e Loftus Cheek hanno regalato molto e il Milan può tenere testa ai cugini e al Napoli campione d’Italia fino alla fine.
Il Napoli campione era partito con qualche difficoltà, il cambio tecnico e l’addio di Kim avevano disilluso l’ambiente e Garcia è partito con il freno a mano tirato. Fortunatamente gli azzurri si sono ripresi e nelle ultime due gare abbiamo visto il vecchio Napoli e soprattutto il vecchio Kvaratskhelia. L’MVP dell’ultima stagione è decisivo per la crescita del club e con lui e il miglior Osimhen il Napoli è sicuramente tra le favorite per la vittoria finale. Un quarto scudetto e un uno-due che sarebbe storico.
La lotta scudetto sembra una cosa a tre tra le milanesi e il Napoli, ma in questa prima parte c’è una grossa incognita. La Juve di Max Allegri è la vera incognita della Serie A, per questo parliamo di tre squadre e mezzo e molto dipenderà dalla formazione bianconera. Pioli ha additato i bianconeri addirittura come favoriti per il titolo, ma occorre cambiare e non poco le vedute del club.
Juve, Allegri cambi altrimenti diventa davvero dura
Nella settima giornata di campionato la Juventus ha pareggiato 0 a 0 in casa dell’Atalanta. Il risultato non è negativo, Bergamo è e sarà una trasferta per chiunque; oltre a questo quello che non è piaciuto è l’atteggiamento del club: dieci giocatori dietro alla palla, una squadra fin troppo difensivo e i soli Chiesa e Kean abbandonati al loro destino. Basti pensare che Musso ha trascorso quasi tutta la partita a osservare senza toccare la palla – se non per il fraseggio di piedi. Una situazione sconfortante e in tanti sui social lo hanno sottolineato.
La Juve può lottare per la Champions ma deve fare qualcosa di più. Soprattutto in un anno dove non ci sono coppe e parte quindi da un grandissimo vantaggio rispetto alle avversarie. I match contro Sassuolo e Atalanta non hanno convinto e Allegri deve cambiare. La Juve di inizio stagione sembrava aver tracciato la strada giusta, ma ora è tornato #Allegriout a imperversare per i social e il tecnico deve cambiare rotta.
Inter, Milan e Napoli sono pronte a dar vita ad una vera e propria battaglia scudetto. La Juve ha la possibilità ma deve cambiare qualcosa: Allegri non può mantenere i bianconeri nel limbo e lo scudetto non deve (per un club storico come la Juve) diventare utopia. Lo scudetto deve essere l’obiettivo.
Dietro il vuoto: le romane non sembrano pronte per lottare per obiettivi diversi dal quarto posto e anche quello appare lontano. Occhio all’Atalanta e alla Fiorentina, ma solo nella lotta europea. La lotta scudetto è cominciata, ma riguarderà solo tre squadre: o meglio solo tre squadre e mezzo.