Il club nerazzurro ha cominciato bene la stagione in serie A. In Champions League sembra però un’altra musica.
L’Inter di Simone Inzaghi ha cominciato alla grande la stagione in campionato. Quattro vittorie e due goleade negli ultimi due match, la sfida contro l’insidiosa Fiorentina di Italiano e soprattutto il derby, dove i nerazzurri hanno demolito il Milan con un secco 5 a 1. Una prestazione pazzesca che aveva esaltato i tifosi, ma nelle ultime ore i nerazzurri sono tornati con i piedi per terra.
L’Inter è uscita indenne dalla trasferta di San Sebastian, ha pareggiato 1 a 1 contro un’ottima Real Sociedad e a dire il vero è stato un vero miracolo. Pali, traverse e miracoli di Sommer, il club iberico ha dominato la gara per 75-80 minuti e i nerazzurri sono usciti solo nel finale, approfittando della stanchezza degli avversari. Il debutto in Champions ha però evidenziato ciò che forse gli addetti ai lavori dimenticano troppo facilmente: Ci vuole equilibrio!
Nel corso dell’estate l’Inter ha ceduto la spina dorsale del club, in particolare giocatori chiave come Brozovic, Dzeko e Lukaku. Due esempi molto chiari sono stati evidenziati in Spagna: lo scorso anno quando mancavano Brozovic e Dzeko i sostituti erano Calhanoglu, spostato per l’occasione in cabina di regia e Lukaku con il belga che si alternava gara dopo gara con Edin. Ora le cose sono abbastanza differenti.
Se mancano per qualsiasi motivo – turnover o infortuni – Hakan Calhanoglu e Marcus Thuram, comunque grande rivelazione di questo inizio stagione, giocherebbero titolari Asllani ed Arnautovic, come accaduto nella difficile serata di ieri. E di questi cambi se ne sono resi conto tutti!
Nulla contro questi due calciatori, ma appare evidente che non sono Brozovic o Lukaku. Un giovane promettente ed un attaccante esperto ma reduce da un’esperienza di alti e bassi al Bologna (con tutto il rispetto non al Barcellona). Questa Inter ha mostrato ottime cose in questo inizio di stagione, ma bisogna volare bassi! Il campionato è appena cominciato e oltre ai nerazzurri ci sono anche gli avversari: la Juve di Allegri senza Coppe, il Milan che resta un’ottima squadra e il Napoli campione d’Italia. La panchina dell’Inter deve essere giudicata da vicino,
La squadra di Garcia sta trovando difficoltà in questa prima parte di stagione, ma ha individualità altissime: il neo acquisto Lindstrom per ora è rimasto a guardare mentre dalla panchina entrano spesso Raspadori e Simeone. Per dire, non c’è nulla da invidiare (manca forse solo un vero sostituto di Kim), ma il campionato è appena cominciato.
Non solo note negative da San Sebastian per Inzaghi. Grande impatto del neo acquisto Pavard, il cui debutto è stato imponente. Che sia terzo di difesa o magari come alternativa a Dumfries il francese appare pronto fin da subito e ieri è stato uno dei migliori. Protagonista anche Sommer che contro la Real Sociedad ha salvato il risultato in un paio di occasioni.
Insomma, c’è da lavorare ma i segnali sono positivi. L’importante è restare con i piedi per terra, l’Inter ha cambiato tanto ed ha molto da dimostrare. Le 12 sconfitte in campionato dello scorso anno dimostrano che i nerazzurri siano tutt’altro che imperforabili (sia fisicamente che mentalmente) e Inzaghi è chiamato a non sbagliare.
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