La quarta giornata di campionato ha iniziato a darci le prime risposte. I nerazzurri vivono un gran momento di forma.
E’ il terzo anno che Simone Inzaghi siede sulla panchina dell’Inter e ogni volta che osserviamo la squadra nerazzurra è un costante ‘what if‘. Lo scorso anno ci siamo meravigliati più volte, una squadra che perdeva in casa contro il Monza e vinceva in Champions contro il Barcellona, una discontinuità che preoccupava e non poco i tifosi nerazzurri.
Dodici sconfitte in campionato e un rendimento inadeguato, Inzaghi lo scorso Marzo è stato ad un passo dall’esonero ma dopo è cambiato tutto. Il tecnico nerazzurro è stato bravo a cambiare, l’allenatore ha trovato i punti deboli del club e ha trovato la svolta che ha portato i nerazzurri in finale di Champions. Una finale dove è arrivata la sconfitta, ma del tutto immeritato e i nerazzurri hanno messo per diversi tratti del match il City di Guardiola sotto scacco. Il City campione d’Europa, e composta da ‘alieni’.
Questo ha probabilmente dato nuova consapevolezza al club che ora sembra essere pronto per puntare al campionato. Nonostante tanti addii illustri e tanti cambiamenti, la squadra ha cominciato benissimo la stagione e in questa quarta giornata c’è stata la prima svolta. Scontro al vertice tra le due milanesi nel derby e l’Inter ha vinto con un netto 5 a 1. Solo buone notizie per Inzaghi: da Mkhytarian fino ai neo acquisti Frattesi e Thuram, entrambi a segno, Lautaro in versione leader spogliatoio e una squadra che sembra pronta per il salto di qualità definitivo e la ricerca dello scudetto.
In tanti hanno parlato di Inter indebolita dopo addii importanti come quelli di Onana, Skriniar, Brozovic e Lukaku, la realtà sembra però ben diversa. Ora tutti si chiedono: questa Inter è più forte dello scorso anno? Ai posteri l’ardua sentenza.
Fuori Onana, Handanovic, Skriniar, Gosens, D’Ambrosio, Brozovic, Gagliardini, Correa, Lukaku, Dzeko. Dentro invece Sommer, Audero, Bisseck, Pavard, Cuadrado, Frattesi, Carlos Augusto, Klaassen, Sensi (rientrato alla base), Arnautovic, Thuram e Sanchez.
Una rivoluzione totale come potete vedere, ma osservando l’Inter si è rinforzata in molti reparti. Carlos Augusto e Frattesi sono jolly non da poco e a gara in corso possono avere un impatto devastante. Genio e sregolatezza di Arnautovic possono essere utili e ancora dobbiamo vedere (o rivedere) calciatori come Benjamin Pavard o Alexis Sanchez, in attesa del loro esordio. Una squadra che non sembra avere punti deboli, una squadra che può (anzi deve) lottare per lo scudetto.
Il vero punto interrogativo riguarda però l’attacco: Dzeko e Lukaku sono due cessioni eccellenti e il mistero nerazzurro che deciderà di fatto questa domanda è Marcus Thuram. Il record di gol in carriera di Thuram è 13 gol, e parliamo di un calciatore che tra infortuni e difficoltà, ha sempre avuto alti e bassi ma ora sembra pronto a salire in cattedra.
Se Thuram sarà quello del derby l’Inter è più forte rispetto alla scorsa stagione, se sarà quello delle prime due giornate (zero gol e poca incisività) andrà valutato il tutto. Quel che è certo è che l’Inter c’è per lo scudetto e Inzaghi ha mandato – mediante il derby – un messaggio a tutta Italia.
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