Dopo Messi, Neymar, Sergio Ramos e altri, anche Marco Verratti lascia il PSG. E’ la fine di quella squadra che doveva dominare l’Europa?
Dopo undici stagioni finisce l’avventura di Marco Verratti con la maglia del PSG. Il centrocampista italiano, dopo essere stato per anni perno della mediana parigina, ha deciso di accettare la corte qatariota e si è trasferito al Al-Arabi. L’ultima cessione di una stagione che, in casa PSG, ha visto una vera e propria rivoluzione.
Per Verratti gli spazi con Luis Enrique si erano ridotti al lumicino. L’ex CT della Spagna aveva fatto chiaramente intendere che per il centrocampista ex Pescara non c’era futuro in Francia. Una fine brusca, considerando che Verratti è a tutt’oggi il calciatore più titolato della storia con la maglia del PSG: ben 30 i trofei vinti. Tra i quali manca però la Champions League. E non è un caso che abbiamo citato proprio la coppa dalle grandi orecchie. Perché la cessione di Verratti segna a Parigi la fine di un ciclo, forse addirittura un’epoca, certamente un tentativo, che ha nella mancata Champions League il più grande rimpianto.
Sembra passata un’eternità da quanto, nell’estate del 2021, il PSG presentò in pompa magna Lionel Messi. Ciliegina sulla torta di un mercato che aveva visto anche gli ingaggi di Donnarumma, Sergio Ramos, Hakimi e Wijnaldum. Il tutto in una squadra che già poteva contare su Mbappè, Neymar, Di Maria, Keylor Navas e appunto Marco Verratti. Non a caso il PSG era stato definito un vero e proprio dream team costruito per un obiettivo dichiarato: la Champions League.
Ottavi di finale, questo il massimo risultato ottenuto in Champions League. Eppure stiamo parlando di una squadra che nel 2020 aveva raggiunto la finale e nel 2021 la semifinale. Chiunque si sarebbe aspettato un salto di qualità. E invece gli innesti di Messi, Ramos, Donnarumma e altri non sono serviti se non a fare incetta di trofei in patria.
La vittoria del mondiale in Qatar di Messi è suonata a molti l’ultimo grande exploit del fuoriclasse argentino. Dopo aver vinto tutto a Barcellona, Messi ha messo il suo nome anche sull’unico trofeo che gli mancava. Alzando la Coppa del Mondo, nel paese dei proprietari del PSG, l’impressione era che Messi avesse quantomeno espletato al suo ruolo di ‘uomo immagine’, dato assodato il ruolo di fuoriclasse, di quel Mondiale. Ergo, la sua parabola al PSG era ‘concludibile’.
Messi infatti è volato a Miami, una scelta che, nel mercato dominato dagli arabi, è apparsa un po’ fuori tendenza. Ma d’altronde, dopo decenni di dominio in Europa, il sole di Miami è un meritato fine carriera per la Pulce. Dopo Messi però hanno detto addio anche Neymar, approdato all’Al-Hilal e Sergio Ramos, scelta di cuore il suo ritorno al Siviglia. Anche Verratti si è unito al club dei partenti, mentre Mbappè, non è un mistero, ha la mente orientata verso il Real Madrid.
Certo, il mercato in entrata è stato tutt’altro che low cost a Parigi. Sono arrivati calciatori dal lungo curriculum e un tecnico dalle idee chiare e dalla mentalità vincente. Tornando però con la mente solo a due estati fa e guardando anche come quelli che sono rimasti, come Donnarumma, non se la stanno passando esattamente bene, un rimpianto su cosa poteva essere e non è stato torna in mente. Verratti, Messi, Neymar, Sergio Ramos. Un dream team a Parigi che doveva dominare l’Europa e che invece, nel giro di una sola sessione di mercato, è già un ricordo.
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