Dopo le critiche ricevute per il gol subito contro la Macedonia del Nord, Luciano Spalletti ha difeso Gigio Donnarumma.
L’esordio di Luciano Spalletti non è andato come tutti speravano. Gli azzurri, infatti, sabato scorso contro la Macedonia del Nord non sono andati oltre il risultato di 1-1. L’Italia ha avuto più di un’occasione per segnare, ma ha mostrato il solito problema di non riuscire a tramutare in rete le opportunità create.
La Nazionale, infatti, ha saputo passare in vantaggio con il colpo di testa di Ciro Immobile ma poi si è letteralmente sciolta dopo il gol del centravanti della Lazio. La Macedonia del Nord, di fatto, ha saputo sfruttare l’arretramento della squadra di Luciani Spalletti, considerando il pareggio siglato da calcio di punizione di Enis Bardhi.
Tuttavia, proprio sul gol della Macedonia si sono innescate tantissime polemiche su Gigio Donnarumma. Quest’ultimo, di fatto, non è sembrato così pronto di riflessi sul calcio da fermo battuto da Enis Bardhi, considerando che ha preso gol anche sul suo secondo palo. Ma Luciano Spalletti, nonostante le tante voci su una possibile sostituzione dell’estremo difensore del PSG, ha voluto difendere il suo giocatore.
Donnarumma, la difesa di Luciano Spalletti”: “Sarà titolare contro l’Ucraina”
Il tecnico toscano, infatti, ha rilasciato queste dichiarazioni nella classifica conferenza stampa di presentazione della gara di domani tra la sua Italia e l’Ucraina: “Cosa posso dire su Donnarumma? Sarà titolare. A lui non viene perdonato il fatto di essere un ragazzo prodigio che brucia le tappe perché gli viene donata questa qualità. E siccome noi tutti abbiamo fatto tanta fatica per arrivare ad un determinato livello,mentre quando il talento viene donato a qualcuno si fa un po’ di fatica e si viene aspettati al varco per poi andare a colpire”.
Luciano Spalletti ha poi continuato il suo intervento: “Poi, certo, i ragazzi prodigio devono portare rispetto al talento che gli è stato donato. Se non si riesce a lavorare su di questo diventa presunzione. Verratti non è voluto venire in Nazionale? L’ho chiamato e non mi sembra che mi abbia detto così, anzi, mi ha risposto che gli aveva fatto molto piacere di aver ricevuto la chiamata e di voler dare comunque una mano, pur andando a giocare distante. Anche Bonucci mi ha risposto che vuole dare una mano alla Nazionale. Ucraina? Sono più organizzati della Macedonia del Nord. Dovremo cercare di lavorare ai fianchi per trovare degli spazi”.