La supremazia barbarica di Lionel Messi in MLS

Lionel Messi in MLS sta sfoggiando tutta la sua classe mostrandosi troppo superiore a chiunque gli si avvicini

Prima di parlare di Lionel Messi, bisogna specificare che chi lo ama non deve per forza detestare Cristiano Ronaldo o viceversa. Perché entrambi, ognuno a suo modo, hanno dato tantissimo al calcio e lo hanno reso più bello del normale. Poi è chiaro, la gente vive di paragoni, non può non pensare che un calciatore sia prima di tutto una persona e abbia caratteristiche uniche a livello umano e tecnico, buone o cattive che siano non sta a noi giudicare. Dunque, i confronti nella storia del calcio sono stati molteplici, ci sono ancora e ci saranno per sempre. È una questione culturale e per il momento non sono previsti miglioramenti. Sta, quindi, ai più lucidi proporre delle alternative serie, come il godersi uno o più giocatori durante una partita di calcio. Se il giocatore in questione ha dominato la scena europea da quando è emerso fino al suo addio, è ancora più bello e soddisfacente. Diego Armando Maradona diceva che “vedere Messi giocare è meglio che fare sesso” e chi siamo noi per dare torto al più grande di tutti. Una definizione che negli Stati Uniti d’America stanno iniziando a capire, da quando La Pulce si è accordato con l’Inter Miami per giocare e insegnare un po’ di pallone oltreoceano. Si è trattato del miglior colpo della storia della Major League Soccer, che da anni si è discostata dall’immaginario collettivo del campionato buono solo per svernare, proprio invece lo era la NASL circa quarant’anni fa. La MLS, con i suoi pregi e i suoi difetti, sta portando avanti un modello molto diverso da quello dell’Arabia Saudita. Non ci sono fondi statali per finanziare il calcio, ma ci sono dei progetti dietro ogni franchigia, investimenti nelle strutture, i collage hanno un ruolo rilevante come in ogni altro sport. La stessa Lega si preoccupa di dare una mano alle squadre per gli acquisti di maggior rilievo, Messi compreso. È il modo degli statunitensi di fare sport, che viaggia di pari passo con lo show-biz. C’è un lungo discorso con un tetto salariale impostate tranne che per tre Designated Player per rosa e la scorsa estate l’Inter Miami ha deciso di farlo con Jordi Alba, Sergio Busquets e Lionel Messi, appunto. Proprio l’arrivo dell’argentino ha spinto i due ex compagni di squadra a partecipare al progetto bellissimo e ambizioso di David Beckham di diventare i migliori del Paese. Proprio con Messi è arrivato il primo titolo del club, la Leagues Cup. Un impatto tremendamente barbarico con il calcio della CONCACAF, che ha visto La Pulce segnare dieci gol conquistando il titolo di capocannoniere e MVP della competizione. Uno spettacolo nello spettacolo.

Messi Inter Miami MLS
Messi (ANSA) SerieANews.com

La supremazia di Messi in MLS a trentasei anni si è manifestata in ogni partita giocata dall’Inter Miami: tra MLS, US Open Cup e Leagues Cup ha giocato undici partite, segnato undici gol e siglato cinque assist. Soltanto contro Nashville in campionato non c’è stato un gol o un assist da parte dell’argentino e infatti la partita è finita 0-0, l’unica non vinta dalla squadra allenata dal Tata Martino, al netto di quelle portate a casa ai rigori. Il suo arrivo negli Stati Uniti d’America ha offerto nuova visibilità al campionato, com’è ovvio che sia. Tifosi vip e non solo hanno voglia di vedere una sua partita dal vivo. Messi sta assumendo tratti da superstar molto più di prima. Perché sta invecchiando, questi sono gli ultimi anni della carriera e c’è la consapevolezza che non ci saranno molte altre occasioni di vedere una sua partita ufficiale. E in più, intorno a lui la MLS e l’Inter Miami stanno facendo un grandissimo lavoro dal punto di vista del marketing, basta farsi un giro sui profili ufficiali del campionato, dello stesso club e dei media più importanti del mondo. Messi vende, e infatti i biglietti per una partita dell’Inter Miami da quando è stato ingaggiato costano più dell’abbonamento annuale. In occasione della sfida con i Los Angeles FC, una quarantina di vip si sono recati al Banc of California Stadium per vedere Messi giocare: dal Principe Harry insieme a Megan, fino ad arrivare a Leonardo DiCaprio, Tom Holland e Gerard Butler. Senza dimenticare Selena Gomez, Liam Gallagher e Nas. Una lunga lista diventata pubblica che vede anche LeBron James, Edward Norton e James Harden. Tutti riuniti in un solo posto per vedere giocare l’argentino. Le espressioni facciali sorprese con un pizzico di buffo di Selena Gomez hanno fatto parlare per giorni negli USA, che con Messi ha trovato l’America. Un ambiente e una filosofia di percepire il calcio del tutto diversi da qualsiasi altra parte del mondo, non solo l’Europa o l’Arabia Saudita. È bellissimo, a prescindere dalla propria opinione, vedere Messi divertirsi in questo modo. Certo, vederlo dominare come succedeva ai tempi di Barcellona fa capire il livello della MLS. Ma la scelta di accordarsi con il PSG lo stava consegnando a un’apatia tecnica che non gli è mai appartenuta. Se n’è accorto e ha deciso di andare negli Stati Uniti per tornare l’alieno che è sempre stato.

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