Spalletti è pronto alla prima gara da ct dell’Italia, e deve risolvere il nodo della prima punta. Prende quota l’idea di Raspadori centravanti.
C’è una bella X sul calendario, per sabato prossimo: è il giorno del debutto della nuova Italia di Luciano Spalletti, nelle qualificazioni europee in casa della “fatale” Macedonia del Nord. Una partita che probabilmente non dirà tantissimo su quella che sarà la nazionale del futuro, dato che l’ex allenatore del Napoli è al lavoro da poco, e che ha scelto di convocare i giocatori di Mancini. Grossomodo, la squadra che vedremo in campo sabato, e poi ancora martedì contro l’Ucraina, sarà una nazionale di transizione tra queste due fasi.
Ma Spalletti dovrà anche risolvere l’antico nodo del centravanti azzurro, che ci portiamo dietro dall’epoca di Mancini e che, per adesso, ci ha lasciato in eredità Retegui. Ufficialmente, il posto è conteso tra l’argentino e Immobile, ma se il secondo ha ormai 33 anni e non può essere una scommessa per il futuro, il primo ha ancora tutto da dimostrare. La caccia al 9 dell’Italia resta aperta e, come suggerisce questa mattina la ‘Gazzetta dello Sport’, nella corsa c’è anche Giacomo Raspadori.
Il nuovo ct ha sottolineato in conferenza stampa come la punta del Napoli sappia “legare il gioco con il movimento”, e successivamente lo ha provato come punta centrale in allenamento. Spalletti lo ha convinto a venire al Napoli nell’estate del 2022, ed è consapevole delle qualità del ragazzo. Con un falso 9 con queste caratteristiche, l’Italia andrebbe a sfruttare gli inserimenti delle mezzali come Barella e Tonali. Si tratta di ribaltare il problema del gol del centravanti (che hanno quasi tutte le grandi nazionali, oggigiorno) dirottando le reti sui centrocampisti o le ali.
Raspadori è il centravanti ideale di Spalletti, ma non dipende solo da lui
Fin dai tempi della Roma il tecnico di Certaldo ha dimostrato di saper usare delle prime punte atipiche nelle proprie squadre, e questo dà peso alla possibilità di una Raspadori al centro dell’attacco azzurro. Ma la questione è più complicata di così, e molto dipenderà anche da come si evolverà la stagione dell’attaccante. Rudi Garcia non lo vede prima punta e nemmeno come vice Osimhen (c’è Simeone, per quello), e nel precampionato lo ha schierato da ala sinistra e pure da mezzala.
Il minutaggio e il ruolo che Raspadori rivestirà nel Napoli saranno fondamentali, perché riesce difficile immaginarsi un’Italia che si presenta al via con un 9 che fa la riserva nel suo club. Non è impossibile, e Spalletti potrebbe riservarci molte sorprese, ma va detto che le alternative non gli mancherebbero. Oltre ai già citati Immobile e Retegui, l’attenzione dello staff dell’Italia è riservata soprattutto a Scamacca, che all’Atalanta potrebbe rilanciarsi. Non sarebbe però necessariamente una brutta notizia per Raspadori, quest’ultima, dato che i due hanno dimostrato di coesistere molto bene al Sassuolo.