Luciano Spalletti, nuovo commissario tecnico della Nazionale italiana, ha scelto a quale giocatore affidare la fascia da capitano.
Riconoscenza e meritocrazia. Sono le due parole magiche – fra le altre – che servono per essere credibili e rispettabili nonché autorevoli, quando si entra dappertutto, figurarsi se si raccoglie il comando della Nazionale italiana di calcio. Senza dubbio, se si guarda al suo approccio nei vari club diretti fra cui il Napoli campione d’Italia, Luciano Spalletti ha fatto di riconoscenza e meritocrazia due dogmi.
Li ha usati anche come criterio di scelta per il suo primo capitano, da quando siederà sulla panchina più ambita. Nei primi giorni a Coverciano, già divenuto suo bunker per non smuovere i pensieri dal doppio impegno con Macedonia del Nord e Ucraina, il tecnico di Certaldo è stato visto a colloquio spesso con Giovanni Di Lorenzo. Icona e capitano del suo Napoli, terzino instancabile, emblema del duro lavoro. Dovunque lo porterebbe con sé Spalletti. Infatti si era vociferato della possibilità che lo scegliesse come trascinatore anche della Nazionale. Ma dinanzi a niente Luciano Spalletti abdicherebbe riguardo i suoi principi.
Così il capitano sarà Ciro Immobile. Perché è ad oggi il giocatore che conta il maggior numero di presenze con la maglia dell‘Italia (56 totali) ed è questo il principio che ha sempre retto la selezione del nome adeguato. Il vice sarà Gigio Donnarumma, che conta con appena due presenze in meno rispetto al bomber della Lazio. Una scelta significativa che manda anche un chiaro segnale. L’attaccante di Torre Annunziata (napoletano, come non poteva non volere il destino) sarà il riferimento offensivo del 4-3-3 del tecnico. Forse è questa la vera notizia confermata.
Italia, Luciano Spalletti ha scelto il suo (primo) capitano azzurro
Verso EURO2024 ci si affiderà all’attaccante che ha vissuto fasi alterne, sopratutto nel periodo finale della gestione di Roberto Mancini. Eppure i numeri sono chiari: non si discute senza riconoscergli crediti, un bomber da 195 gol (al 6 settembre 2023) in Serie A e 16 con la maglia della Nazionale. Quella dell’allenatore di Certaldo è un’apertura e un riconoscimento a un giocatore che attende il suo riscatto, dopo le critiche ricevute durante EURO2020 e il rapporto controverso col precedente Ct. Esperienza e talento non gli mancano. Dai suoi movimenti potrà apprendere qualche segreto anche Giacomo Raspadori, che – secondo le indicazioni dei primi allenamenti – mister Spalletti ha scelto nella variante di centravanti, quando tirerà un respiro di riposo Ciro Immobile.
La gerarchia sembra essere Immobile, Raspadori, Retegui per il centravanti, il 9 della Nazionale. D’altronde l’Italia di Luciano Spalletti dovrà rifondarsi anche dando dei riferimenti di esperienza e internazionalità ai volti più nuovi. Dopo che anche Bonucci e Chiellini hanno dismesso le vesti di pilastri e dopo la decisione di lasciare fuori Verratti e Jorginho per scarso impiego, bisognava trovare dei giocatori in cui identificarsi come coloro che possono trasmettere conoscenza di ciò che significa difendere in lungo e in largo la casacca dell’Italia. Immobile lo sa e lo sa anche Donnarumma. Il gesto di fiducia è stato fatto e anche l’attenzione tattica. I primi esperimenti hanno visto la palla girare avanti e indietro alla ricerca vetturale del passaggio per favorire il centravanti nella profondità. Un movimento che sembra fatto apposta per Ciro Immobile. Il Ciro d’Italia, che ora ha la sua grande e responsabile occasione.