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Atalanta

“Gestione quasi dittatoriale”, l’ex Atalanta tuona contro Gasperini

Il danese non si risparmia e attacca duramente il tecnico della Dea. Parole durissime nei confronti di Gasperini.

Che Gian Piero Gasperini non sia una persona facile si era capito, anche se gli allenatori di vertice spesso vengono criticati per il loro atteggiamento, spesso dettato dalla fame di vittoria. Ciò che ha detto Maehle oggi, però, va oltre il semplice “stereotipo” dell’allenatore affamato che pensa solo alla vittoria.

Maehle tuona, forti critiche alla gestione di Gasperini (ansafoto.it) serieanews.com

Joakim Maehle è un ex esterno dell’Atalanta, trasferitosi al Wolfsburg in estate dopo due stagioni e mezza, 96 partite e sei gol con la maglia della Dea per circa 13 milioni di euro. In Germania sembra aver trovato una nuova vita, felice, lontana dai fantasmi di Bergamo e dal difficile rapporto con il tecnico, principale motivo per cui aveva scelto di andare via.

Oggi, in conferenza stampa, ha raccontato la sua esperienza italiana analizzando i motivi della sua scelta e facendo emergere retroscena sconcertanti sullo spogliatoio dell’Atalanta. “Una gestione quasi dittatoriale, basata sulla paura”, ha dichiarato il danese.

Maehle, le parole dell’ex Atalanta sull’esperienza italiana

“Non c’è nessun tipo di rapporto con l’allenatore e nessuna libertà. Lì ti senti un numero, non una persona”, ha continuato Maehle.

L’ex atalantino non si risparmia, stangata al tecnico (ansafoto.it) serieanews.com

L’esterno del Wolfsburg ha raccontato di quando fu rimproverato perché Gasperini non voleva che lui e Hojlund andassero insieme all’allenamento. “Poteva tormentarti per cose strane. Quando facevamo doppio allenamento dovevamo per forza rimanere a dormire in struttura senza poter tornare a casa. Sono cose che a lungo andare fanno stancare”, ha proseguito. Era stato chiaro fin dall’inizio che la sua scelta di lasciare Bergamo fosse stata dettata dal cattivo rapporto con Gasperini, ma nessuno poteva immaginare questo scenario.

Maehle ha poi concluso parlando della sua nuova avventura. “Il Wolfsburg era quello che stavo cercando da un po’. Sono felice di essere qui. Qui ti senti parte di una squadra e nello spogliatoio c’è buonumore”, ha concluso.

In Serie A ormai da più di dieci anni, l’Atalanta è cresciuta e ormai occupa da diversi anni un posto di rilievo tra le squadre che lottano per una posizione di vertice in campionato. La gestione, però, è sempre stata particolare e, in qualche modo, legata ad un modus operandi provinciale. Il club non è, al momento, riuscita a fare il salto per diventare una big, e forse anche da questi dettagli emerge la difficoltà proprio nel raggiungere certi risultati, societari oltre che sportivi.

 

 

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Scritto da
Giorgio D'Andrea

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