A Montecarlo sono stati sorteggiati i gironi dell’edizione 2023-24 di Champions League e quello del Milan sarà tanto complicato quanto affascinante fra incroci e ritorni.
Saranno notti stellate e nessun percorso che sia fatto saltando di costellazione in costellazione può non essere impervio. Sui grandi palcoscenici si danza da étoile soltanto se si è disposti al grande rischio e al difficile avversario. E pare proprio che l’urna di Montecarlo abbia deciso di affidare al Milan una delle fasi a gironi più complesse che potesse toccargli. Nel corso della prima tappa della kermesse continentale, la formazione italiana sfiderà Paris Saint-Germain, Borussia Dortmund e Newcastle. In giro per l’Europa, ma davvero.
Al di là degli indiscutibili valori tecnici delle avversarie, per il Milan ci saranno sfide nelle sfide. Anche sotto il punto di vista emotivo, sarà impegnativo affrontare almeno due degli avversari. Andando in ordine, quando a San Siro arriveranno i custodi del Parc des Princes, il Milan si troverà di fronte per la prima volta Gigio Donnarumma. Già, perché da quando ha lasciato Milano nel 2021, oltre alle sfide con la Nazionale italiana per le quali ha fatto rientro nel Belpaese, il portiere di Castellammare di Stabia non ha mai affrontato la squadra che l’ha fatto debuttare da professionista.
Sebbene si dica che il tempo lavi le ferite, non sembra che stia sortendo effetto il trascorrere dei giorni e della distanza fisica per ricucire lo strappo fra Donnarumma e la tifoseria del Milan.
Il caso Donnarumma
L’ultima stagione rossonera per il portiere italiano era stata quella dei record. Ad appena 21 anni aveva raggiunto già le 200 presenze in Serie A, divenendo il più giovane di sempre a tagliare tale traguardo. Inoltre, aveva concluso la stagione come miglior portiere del campionato e il Milan aveva fatto di tutto per muovere i passi giusti per blindarlo. Oramai Gigio Donnarumma – che aveva debuttato in prima squadra nel 2015 e firmato il primo contratto da professionista a 16 anni – era un simbolo per i sostenitori e per la piazza tutta.
Il Milan ha avanzato vari tentativi con l’entourage ma le negoziazioni sono andate avanti stranamente senza risvolti interessanti e la scadenza del rinnovo si è avvicinata pericolosamente. Fin quando anche da parte della tifoseria il giocatore è stato messo dinanzi all’inevitabile: decidere e dire la verità. Donnarumma sceglie di non accettare la proposta del club e si svincola dal Milan, firmando col PSG il 14 luglio del 2021. Lascia la Milano che l’aveva adottato per trasferirsi in una piazza che inizialmente gli si rivela ostile. A sorpresa è Keylor Navas l’indiscutibile fra i pali, nonostante la proprietà avesse promesso informalmente a Gigio Donnarumma che sarebbe stato protagonista sotto la Tour Eiffel. Sono turbolenti i primi mesi e ciò sembra quasi un segnale del karma, almeno così preferiscono interpretarlo i tifosi del Milan.
Tuttavia, il tempo per la rivincita arriva e dalla seconda stagione francese in poi Gigio Donnarumma torna sugli scudi. Quando rientrerà a San Siro avrà il compito di invertire la tendenza in sfavore della sua squadra. Quattro volte Milan e PSG si sono incrociati nelle competizioni europee e i francesi non hanno mai vinto. Il bilancio è di due vittorie e due pareggi in favore dei rossoneri. Ma probabilmente sarà molto più difficile reggere lo sguardo di disappunto e la pubblica disapprovazione che il popolo del Milan manifesterà nei suoi confronti. Mentre esalta Mike Maignan, colui che di Donnarumma ha preso il posto arrivando proprio dalla… Francia, precisamente dal Lille nel medesimo anno dell’addio dell’italiano. Sebbene il suo club di formazione sia stato proprio il PSG.
Scontro fra fratelli
Ma di certo non si spengono né si concentrano esclusivamente su Gianluigi Donnarumma i fari di San Siro. A Milano e anche a Parigi, infatti, ci sarà un altro appuntamento, questa volta fra consanguinei. Sullo stesso terreno di gioco si ritroveranno a fronteggiarsi i fratelli Hernandez. Per i rossoneri in campo ci sarà Theo, fra i giocatori di maggiore talento sui quali può contare la formazione milanese. Un terzino instancabile, che in questa stagione già alla seconda di campionato contro il Torino ha aperto il fascicolo delle sue magie e servito in porta una rete da manuale.
A cercare di reggere l’urto della sua esplosività si ritroverà di fronte il fratello, Lucas Hernandez. Per i due marsigliesi non sarà inedito sfidarsi, siccome è da tutta la vita che – anche nelle idee – lo fanno. Pur condividendo l’Atletico Madrid nel curriculum, il difensore del PSG vi ha vissuto un’esperienza importante che gli ha permesso di compiere il salto al Bayern Monaco e poi arrivare in Francia. Theo, invece, nella stagione 2017-18 ha vestito i colori della parte blanca di Madrid, quella di cui è proprietario Florentino Perez. Un’esperienza dove il talento si è intravisto ma non affermato, e infatti è stato in prestito alla Real Sociedad prima di approdare in Serie A. Di certo fra i due ci sarà un clima decisamente più sereno di quello che attende Donnarumma.
La prima volta da ex
Come se non si saziasse la necessità di incroci in occasione di Milan-PSG, San Siro si ritroverà ad accogliere anche Sandro Tonali dopo circa due mesi dalla cessione al Newcastle. Una decisione che il centrocampista, considerato un assoluto pilastro per la mediana rossonera, ha preso ritenendo si trattasse di un’esperienza imperdibile: l’agognato salto in Premier League. La sua scelta è stata quasi del tutto “compresa”. Sebbene dolorosa. È stata giudicata sulla base dell’ambizione e non puramente economica.
La tifoseria resta divisa, perché se c’è qualcosa che alla gente non manca, quella è la memoria. E proprio nessuno è riuscito a mettere nel cassetto dell’oblio le parole di Sandro Tonali rispetto alla sua ferma volontà di essere una bandiera del Milan. “Capisco che questo addio possa suscitare emozioni contrastanti. È normale che ci siano quando si lascia un pezzo, grande, di cuore. Ma è importante ricordare che nel calcio, così come nella vita, i cambiamenti a volte sono motivo di crescita per tutti”, ha scritto sui social il centrocampista italiano nel giorno dell’addio. Basterà a evitare i fischi? Di certo i primi risultati danno ragione all’ex Brescia. Con il centrocampo completamente rimodellato dalla linea Reijnders-Krunic-Loftus-Cheek ad oggi i rossoneri hanno vinto e straconvinto.
Milan, chi arriva e chi sogna
Anche quando il Milan volerà in Germania e a sua volta accoglierà in Italia il Borussia Dortmund dovrà fare attenzione. Scenderà o non scenderà una lacrima di nostalgia a Christian Pulisic? Sicuramente quelle di emozione gli avranno rigato il volto nelle ultime due settimane. Contro Bologna e Torino ha già segnato due reti con la maglia rossonera, di cui appunto una all’esordio assoluto in Serie A. Lo statunitense sembra già essersi perfettamente adattato alla sua nuova squadra. Mostra tutta la soddisfazione di chi sente che è arrivato il momento del riscatto, dopo uno lungo di ombre al Chelsea a causa di una condizione fisica che gli ha impedito di esprimersi per tutto il suo potenziale. Tuttavia questo si è intravisto da sempre. Anzi proprio da quando l’attaccante del Milan vestiva la maglia del Borussia Dortmund. Nel 2015 ha debuttato “fra i grandi” grazie ai tedeschi ed è rimasto in Bundesliga fino al 2019, quando è stato impossibile non cedere alla ricca proposta del Chelsea da 64 milioni di euro.
Se Christian Pulisic ha colto la sua occasione al volo, Sandro Tonali inevitabilmente proverà malinconia e Gigio Donnarumma un velo di rimorsi, magari emozione pura potrebbe sentirla Kylian Mbappé. Fra tutti i litiganti, il centravanti del PSG è l’unico che la maglia del Milan l’ha indossata in tempi non sospetti, quando nemmeno aveva idea di cosa fosse un contratto da professionista. Era pura passione. Ogni qual volta gli è stato chiesto e nonostante le promesse d’amore al Real Madrid, Mbappé ha sempre risposto: “Se verrò in Italia, sarà per il Milan”. Mostrando con orgoglio le sue foto in cameretta da ragazzo con la maglia rossonera e quella a giocare per strada con il numero di Robinho. Col tempo i ruoli si sono invertiti. Adesso sono i rossoneri a sognare Kylian e forse nemmeno troppo: sembra quasi impossibile. Ma il calcio fa dei giri immensi per restituirci ai desideri di quando eravamo bambini. E chissà che entrando a San Siro…