Calciomercato Serie A, abbiamo un problema… l’usato sicuro

Lukaku, Morata, Suso e tanti altri. Gli uomini mercato di Serie A scommettono poco e preferiscono puntare sull’usato sicuro.

Se guardiamo ai nomi che circolano con più insistenza in queste settimane di calciomercato di Serie A ci accorgiamo che sono per la maggior parte identici a quelli che circolavano nel 2021. Ed anche identici a quelli che circolavano nel 2019.

Alvaro Morata
Morata pronto a tornare per la terza volta in Italia (LaPresse) SerieANews.com

Lukaku pronto a tornare per la terza volta in Italia, Morata che ormai è un habituè delle notizie di mercato che riguardano le nostre squadre. Addirittura l’attaccante spagnolo è conteso da entrambe le milanesi e dalla Roma, la quale a sua volta sta anche pensando di riportare in Italia l’ex Sassuolo Scamacca dopo un solo anno, poco felice, al West Ham. E, tornando a Lukaku, uno dei motivi per cui è saltato l’ennesimo ritorno all’Inter è stato l’inserimento della Juventus.

Il Napoli pensa a Suso se dovesse andare via Lozano, la Juventus per il centrocampo si affida al nuovo direttore sportivo Giuntoli che, per trovare un colpo sicuro, scava nella memoria e si ricorda di Fabian Ruiz. Notate un filo conduttore? Gli operatori di mercato italiani sembrano intrappolati in un eterno presente calcistico. I nomi sono sempre quelli e anche quando si certa all’estero si punta sempre su chi ha già calcato i nostri campi.

Un calciomercato a rischio zero: ma alla fine paga davvero?

Di per se non è un male puntare su giocatori che conoscono già il nostro campionato e che hanno bisogno di zero tempo di ambientamento. Il problema però sorge quando i nomi che circolano sono sempre gli stessi. Un mercato quello italiano che, di fronte al retrocedere nella fascia medio-bassa spendente, ha trovato come unica soluzione quella di non rischiare. E quindi si punta all’usato sicuro: al Morata che alla fine ti va in doppia cifra o al Lukaku che dai, nella sua prima avventura all’Inter ha vinto lo Scudetto.

Lukaku
Lukaku protagonista di una telenovela di mercato (LaPresse) SerieANews.com

Eppure, se una lezione aveva dovuto lasciarci la scorsa stagione, doveva essere quella che il rischio a volte paga. Il Napoli, rivoluzionando letteralmente la sua rosa, e ingaggiando, o meglio credendo, in calciatori come Khvara e Kim ha letteralmente stracciato un campionato. Ma capiamo pure che non tutte le ciambelle escono col buco e, visto che parliamo di milioni in ballo, meglio la sicurezza di una qualificazione alle coppe europee che prendersi il rischio di far saltare il banco.

Il problema è che, usando questa mentalità e soprattutto facendola combaciare con l’atavica diffidenza del nostro calcio verso i giovani, a meno di necessità come accaduto a Mourinho ed Allegri lo scorso anno, il nostro calcio da sempre l’impressione di essere fermo al palo. Non possiamo più competere economicamente per i Bellingham o gli Arda Guler, proviamo ad inventarci qualcosa di nuovo con i Kvaratskhelia. Altrimenti tra cinque anni saremo ancora a discutere di rumors sul 35enne Lukaku e il 36enne Morata.

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