L’Italia Under 19 di Bollini è diventata campione d’Europa, ma ora non bisogna dispere il valore di questa vittoria.
Dopo le tantissime finali perse in questi ultimi mesi, tra le competizioni europee per club ed il Mondiale Under 20, l’Italia ha finalmente vinto un atto finale di una competizione. La squadra di Alberto Bollini ha battuto questa sera il super favorito Portogallo nella gara conclusiva dell’Europeo Under 19. Il gol decisivo è stato realizzato nel corso della prima frazione di gara, esattamente al minuto 19, dal gran colpo di testa di Kayode.
L’Italia ha sicuramente meritato il successo finale, visto che ha avuto più di un’occasione, soprattutto nella prima ora di gioco, per portarsi sul doppio vantaggio. Il Portogallo, che aveva vinto per 5-1 contro gli azzurrini nella fase a gironi, si è poi riversato in avanti per cercare di portare la finale ai tempi supplementari.
Ma la nostra Nazionale, al netto di qualche chance concessa ai portoghesi (vedi la conclusione nei secondi finali di Herculano) è stata bravissima a difendersi con una doppia linea difensiva. L’Italia ha avuto anche una possibilità di chiudere i giochi con Vignato che, però, si è fatto respingere la propria conclusione centrale da Ribeiro. Gli azzurrini di Bollini hanno disputato davvero una grandissima competizione, considerando che in semifinale hanno eliminato un’altra super corazzata come la Spagna.
Questa vittoria dell’Italia Under 19 deve essere solo il primo passo per una rinascita vera e reale del nostro movimento. Al netto della grandissima delusione arrivata dall’Under 21 di Nicolato, uscita all’ultimo Europeo già nella fase a gironi, il nostro calcio ha ottenuto dei risultati davvero importanti in un’estate così torrida.
Non può passare sottotraccia sia la finale del Mondiale Under 20 persa dai ragazzi di mister Nunziata che il successo degli azzurrini di Bollini. Queste due squadre hanno dimostrato che si può costruire calcio nel nostro paese, visto che entrambe hanno sempre giocato in maniera propositiva, sfruttando anche il talento di tanti calciatori.
Nella Nazionale di Bollini, di fatto, non si può non sottolineare il talento dei vari Vignato, Missori, Pisilli, Esposito, Faticanti, Hasa, Lipani, Amatucci, Kayode e Ndour. Ma il vero problema arriva adesso. La difficoltà più grande per un giovane calciatore è infatti quello del passaggio dal calcio giovanile a quello professionistico.
L’unica soluzione per aiutare questi ragazzi è molto semplice, e forse proprio per questo è la meno seguita dai nostri club, ovvero quella di farli giocare il più possibile, così da poter avere anche la possibilità di sbagliare. Non si può continuare a comprare giovani calciatori stranieri solo per risparmiare economicamente grazie al Decreto Crescita. Bisogna realmente aiutare questi ragazzi a crescere, perché non si possono nascondere questi segnali di ‘rinascimento’ del calcio italiano.
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