La UEFA ha deciso di effettuare due cambiamenti radicali per i prossimi anni riguardo i prezzi dei biglietti e le famose retrocessioni
L’apertura della UEFA a nuovi cambiamenti per favorire i tifosi è sempre ben accetta. Non sempre, per usare un eufemismo, le istituzioni calcistiche sono state favorevoli all’evoluzione. Poi però ci sono le proteste, perché il calcio – e il Covid, con tutte le sue problematiche, lo ha dimostrato – si basa soltanto sulla passione della gente. Senza di quella, non esisterebbe niente.
E quindi la UEFA ha deciso di proporre due cambiamenti radicali, già approvati. Uno è rappresentato dal costo dei biglietti per il settore ospiti per le partite europee. E’ stato già diramato un documento ufficiale nei giorni scorsi, che ha reso noto l’obiettivo di uniformare il costo dei biglietti per le trasferte di Champions, Europa League e Conference. L’intervento è volto a eliminare del tutto le incongruenze nella vendita dei tagliandi. Una di queste è sempre stato l’eccessivo costo dei biglietti del settore ospiti rispetto a quello di un settore equivalente dello stadio per i tifosi di casa.
Ci sarà quindi un tetto massimale per i biglietti per ogni competizione:
- Champions League: 70 euro
- Europa League: 45 euro
- Conference League: 25 euro
Solo a seguito di un accordo tra i due club le modifiche in questione possono essere discusse. La decisione è stata presa di comune accordo tra la UEFA e l’ECA e sarà valida già a partire dalla stagione 2023/24.
Oltre alla situazione biglietti, la UEFA ha anche cambiato radicalmente le regole delle tre competizioni. Non si verificheranno, a partire dalla stagione 2024/25, le famose ‘retrocessioni’ dalla coppa più importante a quella meno prestigiosa. Oggi, se una squadra arriva terza nel proprio girone di Champions, ha la possibilità di giocare l’Europa League. Tra due anni, a seguito della riforma delle tre coppe, non sarà più possibile.
Prendendo come esempio la Champions League. Si passerà dalla fase a gironi a 32 squadre a un campionato europeo a 36 partecipanti. Ad andare avanti nella competizione saranno le prime 24 qualificate: le prime 8 qualificate di diritto agli ottavi; quelle dalla 9^ alla 16^ affronteranno quelle dalla 17^ alla 24^ posizione. Le altre saranno eliminate e non proseguiranno il loro percorso europeo. La formula del campionato varrà anche per l’Europa League e la Conference e in caso di eliminazione non ci saranno retrocessioni, accontentando le richieste di diverse allenatori negli ultimi anni. Seguendo questo tipo di ragionamento, il Siviglia avrebbe 2 Europa League in meno nel suo palmarès.
La prima fase della Champions e dell’Europa League terminerà a gennaio, mentre quella della Conference a dicembre. Dovrebbe anche esserci un’alternanza tra le competizioni. Una settimana sarà dedicata alla Champions, con partite spalmate tra martedì e giovedì. Un’altra all’Europa League, il mercoledì e il giovedì. Mentre la Conference dovrebbe giocarsi soltanto di giovedì. Insomma, è tempo di cambiamenti nel calcio europeo.