Il Monza deve definire per bene il piano per il suo futuro, dopo la morte di Berlusconi e la rivelazione del testamento del vecchio proprietario.
Nella giornata di oggi, giovedì 6 luglio 2023, è stato rivelato il contenuto del testamento di Silvio Berlusconi, morto negli scorsi giorni. L’aspetto più rilevante, per chi come noi si occupa di calcio, è certamente quello che riguarda la proprietà di Fininvest, la holding di famiglia che controlla anche il Monza. La questione non è di secondaria importanza, soprattutto per i tifosi brianzoli, reduci da una grande stagione da parte del club.
Il Monza ha infatti chiuso con un ottimo undicesimo posto, addirittura a soli 4 punti dall’ottavo posto. Non male per un’esordiente assoluta nella massima serie italiana, anche se va tenuto conto che tra le neopromosse il suo caso era piuttosto insolito. Dall’arrivo di Berlusconi nel 2018, con il club all’epoca in Serie C, il Monza ha iniziato a sostenere spese considerevoli per risalire la piramide del calcio italiano. Solo nella campagna acquisti dell’estate 2022, i lombardi spesero circa 47 milioni di euro, più altri 38 di futuri riscatti.
Una cifra che ben poche società in Italia possono permettersi: considerando solo gli investimenti effettuati nella scorsa annata in nuovi acquisti, il Monza è stata l’ottava squadra della Serie A. E, bisogna sottolinearlo, in questi anni il bilancio del club non ha fatto che registrare perdite crescenti (oltre 65 milioni solo nel 2022), continuamente ripianate da Fininvest. In questo momento, dunque, il Monza è un club apparentemente piccolo, fuori dalle coppe europee, ma con un bilancio pesantissimo: il nono per monte ingaggi nell’ultima Serie A.
Bisognerà quindi capire cosa vorranno fare della società Marina e Pier Silvio Berlusconi, a cui è stata lasciata in eredità Fininvest. Difficile immaginare che vogliano mantenere questo livello di investimenti, considerando che non hanno le ambizioni politiche del padre (per ora, almeno). La ‘Gazzetta dello Sport’ interpreta le recenti parole di Pier Silvio sul “portare avanti il sogno di papà” come una dichiarazione d’intenti riferita anche al calcio, e non solo a Mediaset. Sembra però ovvio che qualcosa dovrà cambiare.
L’idea è che un nuovo socio possa affiancare la famiglia Berlusconi nella gestione del club, lasciando Adriano Galliani alla guida della società. Subito dopo la morte del Cavaliere, il ‘Corriere dello Sport’ aveva rivelato che la società era già stata venduta a Evangelos Marinakis, proprietario dell’Olympiakos e del Nottingham Forest. A quasi un mese ormai da allora, però, questa circostanza non sembra confermabile in alcun modo.
L’imprenditore greco potrebbe rientrare in discussione, appunto, come possibile socio di minoranza, ma al momento il suo nome pare molto lontano dagli orizzonti del Monza. Ancora la ‘Gazzetta’, infatti, parla di interesse da Medio Oriente e Stati Uniti, “ma a livello superficiale”. Senza un nuovo socio facoltoso, l’idea della sostenibilità economica dei brianzoli sembra abbastanza difficile da raggiungere, con la rosa attuale. A cui si aggiunge ora l’ex Inter Roberto Gagliardini, con un contratto da 1,5 milioni a stagione fino al 2026.
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