Il difensore sud coreano, prossimo acquisto del Bayern Monaco, arriverà in Baviera ‘ringiovanito’ di due anni.
No, non è una questione che l’ombra del Vesuvio ti invecchia e nella ricetta del bratwurst hanno trovato la fonte della giovinezza. Kim Min-Jae però arriverà in Baviera, nell’ormai certo trasferimento che dal Napoli lo porterà al Bayern Monaco, due anni più giovane. Tutto questo grazie ad una legge appena entrata in vigore in Corea del Sud!
Andiamo con ordine: Kim Min-Jae, fresco di Scudetto con il Napoli, ma pronto a lasciare, anche a causa della clausola rescissoria presente nel suo contratto, la città partenopea alla volta della Baviera, è nato il 15 novembre 1996. Calcolatrice alla mano non è difficile: il difensore ha 26 anni, tra pochi mesi ne compirà 27. In patria però, fino all’altro giorno, per tutti i compatrioti di anni ne aveva 28. Nessun tunnel spazio-temporale e nessun errore di qualche impiegato dell’anagrafe distratto. E nemmeno un tentativo di ‘barare’ per risultato più attraente nei confronti del mercato europeo. E’, o meglio era, semplicemente la legge coreana a prevedere questo.
Frutto di una consuetudine in vigore nella penisola coreane, che fino a qualche giorno fa era una vera e propria legge dello stato, di contare gli anni dal primo gennaio dell’anno di concepimento. In parole povere, Kim che di anni ne ha 26, avrebbe avuto un anno a partire dal momento della nascita e due dal 1 gennaio 1997. Insomma, si potrebbe dire che Kim, ma qualsiasi sud coreano fino a qualche giorno fa, era nato già “vecchio”.
La Corea del Sud si adegua al resto del mondo e Kim diventa più giovane di due anni
Naturalmente nel resto del mondo, quindi anche nei campionati italiano e tedesco, Kim ha sempre avuto 26 anni. La cosa riguardava, fino al 28 giugno quando il governo ha abolito la vecchia legge e si è uniformato al resto del mondo, solo la Corea del Sud.
Nessun nuovo caso Eriberto/Luciano insomma, ma solo un’adeguamento di un paese con una consuetudine particolare al resto del mondo. Un qualcosa che, a dire il vero, pur cambiando poco nel senso pratico, negli ultimi anni aveva dato vita ad alcuni fraintendimento soprattutto in sede di mercato quando alcuni giocatori dal campionato coreano venivano ceduti all’estero. Adesso, con la nuova legge i vari Kim, Son, Jeong, Kwan, saranno, anche in patria, un po’ più giovani.