Rudi Garcia è il nuovo allenatore del Napoli, e la sua scelta sta sollevando molte critiche da parte dei tifosi. Invece potrebbe essere la decisione migliore.
Che ci sia della delusione, è comprensibile. Il Napoli ha vinto un clamoroso scudetto solo poche settimane fa, ma prima ancora della fine del campionato già non si faceva che parlare di quanti protagonisti se ne sarebbero andati. Di sicuro Luciano Spalletti, in scadenza di contratto e pronto a prendersi un anno sabbatico. Ieri, al suo posto, il club ha annunciato Rudi Garcia, che viene da una deludente stagione all’Al Nassr, in Arabia Saudita. Non proprio l’allenatore che vorreste se avete appena vinto lo scudetto.
Lo scetticismo attorno al tecnico francese è anche una legittima risposta alle voci che erano circolate nei giorni scorsi. Alla panchina del Napoli erano stati accostati nomi come Luis Enrique, Julian Nagelsmann e alla fine anche Christophe Galtier. Tutti tecnici noti e stimati, che hanno vinto molto e che hanno un forte richiamo internazionale. Garcia, invece, ha un palmares piuttosto vuoto, ed è ricordato in Italia soprattutto per le quasi tre stagioni alla Roma, concluse con due secondi posti, vari alti e bassi e nessuno trionfo degno di nota.
Eppure, visto sotto questa luce il suo profilo non pare molto diverso da quello che aveva due anni fa Spalletti. Tecnico conosciuto per il bel gioco, ma anche per non aver mai vinto nulla. Il toscano veniva da un decennio abbastanza calante: era stato in Russia allo Zenit, poi era tornato a Roma (esperienza di cui ci si ricordava soprattutto lo scontro con Totti) e poi era stato all’Inter. Le premesse per il suo arrivo al Napoli non erano tanto migliori di quelle di Rudi Garcia, eppure abbiamo visto com’è andata a finire.
Sgombriamo il campo da possibili equivoci: sarà durissima. Come del resto è normale che sia, quando una squadra come il Napoli arriva da una stagione fuori scala come quest’ultima: mantenersi più o meno agli stessi livelli sarà un’impresa ardua. Poteva essere scelto un allenatore migliore del francese? Certamente, ma con un prezzo non risibile. De Laurentiis è sempre stato chiaro sulla necessità di mantenere i bilanci in ordine, e se sacrificio dev’essere fatto forse è meglio rivolgerlo alla rosa piuttosto che alla panchina.
Allenatori più blasonati avrebbero sicuramente richiesto grossi investimenti per i giocatori, per cui non potevano essere considerati delle opzioni. Rudi Garcia invece è un allenatore che sa valorizzare ciò che ha a disposizione, anche se non eccellente. Con il Marsiglia ha raggiunto una finale di Europa League, con il Lione una semifinale di Champions League: risultati che danno l’idea di cosa può fare il transalpino. Ha sempre dimostrato, inoltre, di sapere lavorare bene con i giovani (chiedere a Eden Hazard), e questo è un altro bonus.
In più, a livello tattico calza a pennello per questo Napoli. In carriera ha spesso utilizzato il 4-3-3 che Spalletti ha applicato nel club partenopeo in queste due stagioni, e i suoi principi di gioco sono simili a quelli del suo predecessore. Rudi Garcia è senza dubbio una scelta di ripiego, poco mediatica e orientata alla sicurezza. Conosce la Serie A, gioca in maniera simile a Spalletti, e costa poco, per cui rappresenta un rischio moderato. Ma proprio per questo potrebbe sorprendere i tifosi.
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