L’Italia di Roberto Mancini non funziona più e non ha il coraggio di osare: contro la Spagna un’ulteriore sconfitta morale, oltre che sul campo.
La Nazionale Italiana, dopo averci fatto vivere un sogno con gli Euro2020 nel segno soprattutto di Gianluca Vialli, ha smesso di funzionare. Quel meccanismo perfetto, unito, coraggioso praticamente non esiste più. Roberto Mancini ha perso il coraggio di osare e poco o niente sta più andando come dovrebbe. Con la Spagna, in semifinale di Nations League, ne è arrivata un’ulteriore prova. Se ancora un’altra ne fosse servita.
La Nazionale Italiana, per lo meno ieri sera, ha commesso due grandi errori. Il primo soprattutto, molto grave, con Leonardo Bonucci che a partita iniziata da pochissimo, al 3′, ha praticamente involato verso la porta Yeremi. In pochi hanno compreso la scelta di Roberto Mancini di schierarlo in campo, specialmente per le pochissime partite giocate quest’anno.
Ma perplessità ha suscitato anche la scelta di affidarsi a Jorginho, che sì ha dato tanto negli scorsi anni alla nazionale azzurra ma che in questa stagione è apparso spento e quasi l’ombra di se stesso in diversi match di Premier League. Ciro Immobile è tornato al gol, è vero, ma dopo praticamente due anni (l’ultimo l’aveva segnato oggi, nel 2021, contro la Svizzera nel girone degli Europei). In pochi hanno portato la luce in campo, ma quella luce non è bastata.
Spagna-Italia, ennesimo flop degli azzurri: pagano le scelte di Mancini? Frattesi, Acerbi e Donnarumma tra i pochi a brillare
Tante sono state le scelte prese da Roberto Mancini e poco comprese da parte degli italiani. In primis, quella di non convocare Mattia Zaccagni e Alessio Romagnoli dopo la grande stagione condotta alla Lazio. Poi quella di schierare ancora titolare Leonardo Bonucci e, in un certo senso, quella di mettere in panchina Mateo Retegui, scegliendo al suo posto Ciro Immobile reduce da diversi problemi fisici degli scorsi mesi.
Gianluigi Donnarumma si è trovato spesso e volentieri a salvare il risultato. Davide Frattesi ha avuto la sfortuna di essere partito in fuorigioco quando ha segnato un gol bellissimo ma giustamente annullato. Francesco Acerbi è stato puntuale nelle coperture e spesso e volentieri ha dovuto fare in difesa gli straordinari.
Sottotono, tra gli altri, sono però apparsi Jorginho, Leonardo Spinazzola e, colpevolmente, Marco Verratti e Federico Chiesa da subentrati. L’Italia ha di fatto perso il coraggio di osare. E in questo modo il cammino verso la qualificazione agli Europei del 2024 diventa un vero terno al lotto.