Il Milan, per decisione di Gerry Cardinale, ha sollevato dall’incarico Maldini e Massara: Ancelotti prende le difese dell’ex rossonero.
Il Milan ha sollevato, solamente pochi giorni fa, Paolo Maldini e Frederic Massara dal loro incarico. La decisione di Gerry Cardinale ha generato però malumore. I tifosi, e non solo, si sono schierati dalla parte dell’ex rossonero. Per lo meno la maggior parte di loro. E ad essi si è accodato anche Carlo Ancelotti. Le sue dichiarazioni sono nette.
Il Milan, dopo aver rescisso il rapporto con Maldini e Massara, proseguirà con una gestione interna. La decisione non è piaciuta a molti tifosi. E, da come sembra, neppure a diversi senatori della squadra.
Bisognerà perciò capire a cosa questa decisione porterà. Con un mercato estivo alle porte e con l’unica certezza attuale del rinnovo di Rafael Leao. Ci sono quindi tanti, troppi dubbi. E anche Carlo Ancelotti, che nel Milan ha fatto la storia, ha voluto commentare sulle pagine de ‘Il Giornale’ quanto accaduto.
Milan, Ancelotti dalla parte di Maldini: la storia di un club deve essere rispettata secondo l’ex rossonero
Carlo Ancelotti, che negli ultimi anni ne ha vinti di trofei sulla panchina del Real Madrid, ha parlato quest’oggi a ‘Il Giornale’. E sul Milan, dopo la decisione di sollevare dall’incarico Paolo Maldini, ha dichiarato: “Io a Madrid ho imparato che la storia di un club va rispettata sempre“. Discorso, il suo, che non è certamente finito qui.
“Qui – ha continuato l’allenatore – Di Stefano, Amancio, Gento, Puskas sono ancora valori esclusivi verso i quali si nutre riverenza. Per conservare la storia ai massimi livelli, va tutelata la memoria del passato. Quello che è successo con Paolo Maldini dimostra una mancanza di cultura storica, di rispetto della tradizione milanista. Se è vero che con la storia non si vince è anche vero che la storia insegna a vincere”.
“Mancanza di cultura storica e di rispetto della tradizione milanista”, così ha giudicato quindi Carlo Ancelotti la decisione presa da Gerry Cardinale. Parole forti che esprimono un concetto che, per un club storico, dovrebbe essere sacrosanto.