Si è ufficialmente concluso il campionato dell’Inter. I nerazzurri possono fare le prime analisi stagionali.
Con la vittoria all’Olimpico di Torino l’Inter ha concluso ufficialmente il campionato di Serie A. La formazione nerazzurra ha terminato in terza posizione, subito dietro alla Lazio di Sarri e distante anni luce dal Napoli campione d’Italia. E’ stata una stagione anomala, non solo per i Mondiali, ma per una serie di sorprendenti alti e bassi.
Basti pensare che due mesi fa i tifosi nerazzurri invocavano a tutti i costi l’esonero di Simone Inzaghi, stufi di un’annata che aveva visto la squadra subire diverse sconfitte, potremmo dire troppo. Dodici sconfitte in campionato, quasi un terzo, un numero assurdo per la formazione milanese che era partita con ambizioni di vertice. Le cose sono andate diversamente.
Nonostante ciò ora è tutto ben diverso, Inzaghi è ben saldo sulla panchina milanese ed il motivo è ben presto detto. Una Coppa Italia, una supercoppa Italiana, e una qualificazione Champions raggiunta si con qualche patema, ma alla fine conquistata. Sono ben altri i pensieri che navigano nella dirigenza e nei calciatori nerazzurri. Quasi tutti portano in una direzione ben precisa, ossia Istanbul e l’ormai imminente finale del prossimo 10 Giugno contro il Manchester City.
Inter, un’annata comunque da incorniciare
Parliamoci chiaramente, tra i tifosi nerazzurri c’è ancora qualcuno che critica il lavoro di Inzaghi. I suoi risultati nelle coppe sono strabilianti, ma è in campionato che manca qualcosa e qualcuno ancora non gli perdona lo scudetto perso lo scorso anno. Il Milan veniva ritenuto inferiore e lo dimostrano le vittorie in questo 2023, trionfi che ripagano parzialmente la sconfitta dello scorso anno. La stagione di Inzaghi è ben oltre la sufficienza e questo va ribadito a 360 gradi.
L’Inter è in finale di Champions League e grazie a questo risultato potrà evitare bilanci economici drammatici quest’anno e magari anche i prossimi. Gli sponsor fioccano, basta pensare che Paramount ha offerto ben 10 milioni di euro per due gare (Torino e finale di Champions) e i numeri, legati a questo trend, volano sempre di più.
C’è la delusione per lo scudetto, ma le finanze sono un aspetto fondamentale purtroppo nell’Inter degli ultimi anni. La società è stata più volte costretta a cedere i suoi big per evitare catastrofi finanziarie, ma quest’anno non sarà cosi ed il merito va suddiviso tra Inzaghi e i calciatori. L’annata nerazzurra è da OTTO IN PAGELLA, due trofei, una finale di Champions e l’obiettivo minimo messo in cascina.
Nessuno può dire nulla ad Inzaghi e c’è la consapevolezza che tra pochi giorni ci sarà una finale da giocare. Il City è una vera e propria armata e parte nettamente favorita, ma Inzaghi adora le finali e difficilmente le sbaglia. Stavolta ci vorrà ben più di un’impresa, un qualcosa che permetterebbe di entrare nella leggenda. E a quel punto l’otto in pagella diventerebbe DIECI, con Inzaghi che entrerebbe di diritto nella storia del club.