Con la vittoria della FA Cup il City mette nel mirino il possibile Triplete. Un vero e proprio dramma per i tifosi dello United.
Manchester è sky blue. In realtà lo è da diversi anni, da quando i milioni degli sceicchi, uniti agli orrori della famiglia Glazer, hanno cambiato la geografia calcistica di Manchester. Dimenticatevi da un lato l’epopea di Alex Ferguson e dall’altro Jimmy Grimble. Anzi, se oggi dovesse esserci un Jimmy Grimble, questi dovrebbe tifare United.
Sono praticamente 10 anni che i Red Devils non vincono il titolo di Premier League. Nello stesso lasso di tempo il City l’ha vinto 6 volte. Solo Chelsea, Leicester e Liverpool sono riusciti a interrompere il monologo Citizens. Un monologo che però, da quando c’è Pep Guardiola in panchina, sembra essere ripreso. Il terzo titolo consecutivo, arrivato dopo aver avuto la meglio sull’Arsenale e grazie ad un Herling Haaland superlativo, proietta l’ex tecnico del Barcellona sempre più nella storia della Premier.
Allo United l’illusione quest’oggi di poter, almeno nella altrettanto prestigiosa FA Cup, fare uno sgambetto ai cugini pigliatutto. E invece la speranza dura solo pochi secondi: Gundogan, nemmeno un giro d’orologio già mette in chiaro questo cambio di geografia del potere a Manchester. Bruno Fernandes illude, ma poi è sempre il turno a mettere le cose in chiaro. Guardiola esulta, siamo a 2 titoli in stagione e nel mirino c’è la Champions League.
Guardiola mette nel mirino la storia: può essere il secondo club inglese a fare il Treble
Tra una settimana però il Manchester City potrebbe fare un altro sgarbo ai cugini. Qualora ad Istanbul infatti gli uomini di Pep Guardiola riuscissero ad alzare al cielo la coppa dalle grandi orecchie, avrebbero vinto campionato, coppa nazionale e massimo trofeo continentale. In poche parole: Treble, o Triplete se preferite la versione ispanofona che ha preso piede anche da noi. E, cosa curiosa, fino a questo momento l’unico club inglese a riuscire nell’impresa è stato il Manchester United nel 1998/99.
Guardiola potrebbe quindi raggiungere Sir Alex Ferguson nel ristretto gotha di chi è riuscito a compiere un’impresa simile in Inghilterra. Oltre a ripetere un qualcosa che gli è riuscito già in un’occasione a Barcellona. Forse non un caso, nel fantastico senso dell’umorismo del Dio del Calcio, che tra Guardiola e la storia ci sia proprio un club che del Triplete ha fatto uno dei suoi punti più alti, se non il punto più alto, della sua storia.
L’Inter è infatti parte di quel ristretto gruppo di squadre che ci sono riuscite, unica italiana nel novero. Per entrare nella storia Guardiola dovrà quindi battere una squadra che a sua volta a fatto la storia. Era il 2010, sulla panchina nerazzurra c’era José Mourinho, uno che con Guardiola, ai tempi del Real e del Barça, ha costruito una grande rivalità. Anche qui uno scherzo del destino? Naturalmente, dalle parti reds di Manchester, i tifosi, compreso un novello Jimmy Grimble del 2023, tiferanno Inter, Simone Inzaghi, Lautato, Lukaku e qualsiasi cosa che possa evitare loro l’ennesimo dispiacere in una città ormai sempre più sky blue.