L’ultima giornata di Premier League lascia dietro di se una pesante sentenza: il Leicester è retrocesso in Championship.
Sembra ieri che il Leicester di Claudio Ranieri e di Jamie Vardy, di Kasper Schmeichel e di Riyad Mahrez sorprendeva l’Inghilterra e l’Europa intera e vinceva, in quello che è forse uno dei campionati più strani e assurdi dell’era moderna, la Premier League.
Oggi, a distanza di 7 anni da quando mister Ranieri portò una squadra che l’anno prima si era salvata a stento a vincere il campionato forse più difficile e competitivo al mondo, il Leicester retrocede in Championship, la seconda serie inglese. Si chiude così idealmente un’epoca, quella di una squadra che era riuscita a stravolgere ogni pronostico, ma che forse era rimasta ancorata con la mente e con il cuore a quella tarda primavera del 2016.
Il “Dilly ding dilly dong” di Claudio Ranieri, diventando uno dei ritornelli di quell’impresa non c’è più. Certo, il Leicester in questi anni ha dovuto e fino ad un certo punto anche saputo cambiare pelle, superando gli inevitabili addii delle sue stelle, come Mahrez e Kante, subito prelevati, nemmeno il tempo di festeggiare il titolo, dalle big inglesi. Il Leicester per un attimo aveva dato l’impressione di sapersi reinventare, di ricostruire, attorno al bomber Vardy, ma anche al tecnico Rodgers, una squadra capace non certo di ripetere il miracolo, ma di poter dire la sua. E invece è arrivato il tonfo…
La stagione da campioni in carica si era rivelata per il Leicester problematica. La non abitudine alla doppia competizione, unita alle partenze di alcuni dei suoi calciatori simbolo, aveva avuto un impatto non indifferente sulle Foxes. Una partenza a rilento era costata il posto a Ranieri. Dopo la complicata annata post titolo, il Leicester però sembrava aver trovato al sua dimensione di squadra a ridosso della zona europea.
Nelle annate successive erano arrivate due salvezze tranquille, seguite subito dopo da due quinti posti che avevano riportato le Foxes a calcare i palcoscenici europei con l’Europa League. Il cambio di presidente, causato dalla tragica scomparsa del presidente Vichai Srivaddhanaprabha, sostituito dal figlio Aiyawatt, non aveva interrotto questo trend culminato nella vittoria della FA Cup nel 2021 e nella Community Shield dell’anno successivo.
Ma proprio quando il Leicester sembrava essersi stabilizzato nella sua nuova dimensione, trovando anche una rosa sulla carta pari a quella dello storico titolo, il crollo. Una stagione complicata, con l’esonero di Rodgers, l’allenatore della FA Cup, e l’arrivo di Dean Smith. Niente da fare. La serratissima lotta salvezza nelle ultime giornate ha sorriso all’Everton e il Leicester, dopo 9 anni di massima serie, a 7 anni dalla storica vittoria del titolo, dice addio alla Premier League, chiudendo definitivamente la porta al ricordo di quel club che, nel modo più inaspettato, seppe ribaltare ogni pronostico e vincere la Premier League.
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