Come schiererebbe il proprio undici il Napoli di Gian Piero Gasperini

In tempi dove si fa un gran parlare della panchina del Napoli, perché non volare con la fantasia? Ecco come schiererebbe il proprio undici in azzurro Gian Piero Gasperini

Difficilmente si era visto un tale malcontento, ancor prima dell’inizio di una trattativa. È bastato qualche semplice rumor per far scatenare i tifosi del Napoli, che sui social hanno impiegato poco nel far diventare virale l’hashtag #GasperiniOut. La simpatia del tecnico atalantino non è certo una delle doti più apprezzate dal pubblico partenopeo, che nell’ex Genoa e Crotone ha spesso incontrato un avversario ostico.

Come giocherebbe il Napoli di Gasperini
Gian Piero Gasperini (LaPresse) serieanews.com

In tempi del genere, però, guai a tenere ferma la fantasia. Fantasia, si fa per dire: Gasperini è un vecchio pallino di Aurelio De Laurentiis, che più volte ha sondato e sedotto la volontà del trainer di Grugliasco, spesso vicino a sedere per davvero sulla panchina del Maradona. Difficile sapere se questo scenario accadrà già nel corso della prossima estate, ma perché non immaginare come l’atalantino approccerebbe una macchina perfetta come il Napoli di Luciano Spalletti.

Dopotutto, una delle obiezioni più forti del movimento anti-Gasperini sarebbe l’incompatibilità tattica del gruppo azzurro, rispetto ai dettami di gioco e alla difesa a tre imposti storicamente dal tecnico dell’Atalanta. Eppure, sarebbe davvero così impossibile immaginare l’undici di Gasperini al Napoli?

Come giocherebbe il Napoli di Gasperini? Lo scenario potrebbe dividere i tifosi

Premessa generale a questo giochino da bar: immaginate con noi un Napoli alla fine costretto a vendere Kim e Osimhen, per le offerte irrinunciabili ipoteticamente arrivate dal mercato. E che sempre ipoteticamente, il Napoli è andato a colmare con 2-3 capisaldi di casa Atalanta. Come giocherebbe, dunque, la formazione napoletana di Gasperini?

In porta, Alex Meret non si tocca. La difesa a tre sarebbe composta da Rrhamani, Scalvini e Juan Jesus. Con il giovane atalantino erede di Kim e con Rrhamani di ritorno nel ruolo che lo lanciò all’Hellas Verona, la difesa potrebbe avere il suo perché. E occhio anche al rampante Ostigard, perché no, nelle rotazioni napoletane di Gasperini.

Come giocherebbe il Napoli di Gasperini
Kvaratskhelia (LaPresse) serieanews.com

A centrocampo, la linea da destra verso sinistra sarebbe così composta: Di Lorenzo, Anguissa, Lobotka e Mario Rui. Gli esterni hanno fatto spesso la fortuna dell’Atalanta di Gasperini, ma è stato quasi sempre il lavoro di equilibrio dei centrocampisti a fare la differenza per la Dea nelle gare più complicate.

L’attacco a tre, infine, vedrebbe Kvaratskhelia e Politano, alle spalle di un rampante Hojlund, chiamato a raccogliere la pesante eredità di Victor Osimhen. Il tutto considerando l’apporto dalla panchina di Zielinski, Elmas e Lozano, che potrebbero ricoprire diversi ruoli nel 3-4-3 del Gasp.

Tifosi del Napoli, tranquilli: questa sarà la vera missione di De Laurentiis

Chiaramente, si tratta di una boutade. L’avvento di Gasperini sarebbe di difficile digestione per una squadra come il Napoli per i principi di gioco che differenziano il tecnico di Grugliasco a Luciano Spalletti. Dopotutto, con l’addio del toscano, Aurelio De Laurentiis avrà una sola importante missione: toccare il meno possibile la squadra campione di Italia. Sia per calciatori in organico, che per identità e modulo tattico. E Gasperini, in tal senso, rischia di non essere affatto la scelta più azzeccata.

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