Un’altra volta in aula, sempre col rischio di uscirne con le ossa rotte. La Juve teme una penalizzazione pesante.
Lunedì 22 maggio la Corte D’Appello Federale celebrerà il quinto processo stagionale che vede coinvolta la Juventus, il terzo per l’organo di secondo grado della giustizia Figc, sempre sulle plusvalenze. Gli accadimenti che coinvolgono i bianconeri sono iconici di una giustizia sportiva che dovrebbe essere “tempestiva e spedita”, come ricorda Il Corriere dello Sport, parametri dei quali si è persa traccia.
Il terzo dibattimento sulle plusvalenze è figlio della pronuncia del Collegio di Garanzia dello scorso 20 aprile. Nelle motivazioni, come noto, le pesantissime pene per i massimi dirigenti sono state confermate. Nell’ordine 30 mesi a Fabio Paratici, 24 ad Andrea Agnelli, 16 sia a Federico Cherubini sia a Maurizio Arrivabene. Unici a salvarsi i dirigenti, senza deleghe, inibiti per 8 mesi ma la cui pena dovrà essere rivalutata, “per carenza di motivazioni”, come scrive lo stessa Cassazione dello Sport.
Penalizzazione Juve: con pena afflittiva addio Champions
La Juventus, venendo eliminata dall’Europa League in semifinale, per mano del Siviglia, ha perso la strada più sicura per accedere alla Champions. I bianconeri, vincendo lunedì al Castellani contro l’Empoli sarebbero qualificati sul campo, ma la penalizzazione di fatto è una certezza. Le motivazioni del Collegio di Garanzia sono chiare in tal senso.
Se è vero che i giudici hanno chiesto di motivare meglio le cause che hanno portato alla condanna ad 8 mesi dei dirigenti senza potere di firma – Paolo Garimberti, Pavel Nedved, Caitlin Mary Hughes, Assia Grazioli – Venier, Francesco Roncaglio e Daniela Marilungo – non sembra difficile ipotizzare che in caso di sanzione minore, il loro apporto alla penalizzazione di 15 punti sarebbe ulteriormente ridimensionato.
Insomma, per la Juve il bicchiere resta pieno neanche per un quarto. La pena dovrà rispettare il principio dell’afflittività, per una Champions sempre più pericolante.
Penalizzazione: si va verso il -12
Come scrive ancora il foglio di Piazza Indipendenza, i 15 punti inflitti il 20 gennaio scorso dalla Corte d’appello Federale potrebbe essere tagliati, ma non di molto. Se è vero che il Collegio di Garanzia ha ribadito come non si possa andare oltre i 15, per essere certi che la Juventus non si qualifichi alla prossima Champions League, la stangata dovrà essere di 12 punti. Una sforbiciata che sposterebbe la Vecchia Signora al settimo posto, permettendole di competere per Europa League e Conference.
Dal primo giorno in aula, per la Juventus sono passati ben 404 giorni. Lunedì, al massimo martedì prossimo, la Corte presieduta da Ida Raiola potrebbe mettere la parola fine alla corsa Champions della Juventus. Per i tifosi sabaudi però, il travaglio resta lungo.
Venerdì scorso per la Juve e 8 dirigenti sono arrivati i deferimenti per il filone stipendi (stagioni 2010-2020 e 2020 2021), a giugno si torna davanti al Tribunale Federale Nazionale con l’ipotesi di un’altra penalizzazione.
Questa volta con due quesiti: di quanti punti sarà la penalità?; quando verrà fatta scontare?. Non c’è pace per chi tifa la Zebra, il peggio è tutt’altro che passato.