Sampdoria in Serie B, Stankovic non trattiene tutta la sua delusione

Le parole di Dejan Stankovic, allenatore della Sampdoria, al termine della sfida contro l’Udinese che ha decretato la matematica Serie B.

Giunti alla 34esima giornata di campionato, i primi verdetti stagionali in Serie A si definiscono e uno dei più duri e dolorosi riguarda la Sampdoria. Nonostante fosse nell’aria già da mesi, a causa soprattutto per i problemi interni dirigenziali e finanziaria, è arrivata sul campo la sconfitta più difficile da digerire.

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Dejan Stankovic, allenatore della Sampdoria (LaPresse)
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I giocatori blucerchiati a tessa bassa e in lacrime si sono scusati con i tifosi per non essere riusciti a evitare la retrocessione in Serie B. È divenuta matematicamente ufficiale dopo la sconfitta contro l’Udinese per 2-0.

A 11 anni dall’ultima retrocessione e con lo spettro del fallimento a perseguitare il lavoro della squadra, la Sampdoria assume l’accaduto e ai microfoni di ‘DAZN’ ha provato a commentarlo l’allenatore Dejan Stankovic, il quale non ha nascosto la pena per non aver potuto dare una sterzata diversa alle condizioni della squadra.

Sampdoria in Serie B, il dolore di Stankovic: “Non ho parole”

“La mia tristezza e il dispiacere sono enormi. Tutti siamo male, abbiamo fato il massimo. So bene che nessun tifoso vuole un giorno come questo, non lo accetta”, ha esordito il tecnico. Poi ha proseguito: “In campo abbiamo lottato con dignità e lo stesso hanno fatto i nostri sostenitori in tribuna. Ci sono rimasti vicini nei momenti duri. Questa società è bella dentro e fuori, merita di più. Mi auguro che la situazione si risolva al meglio perché il club merita ogni bene di questo mondo”.

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Dejan Stankovic, allenatore della Sampdoria (LaPresse)
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Sul futuro e sulla possibilità di restare per dare una mano alla Sampdoria, Dejan Stankovic ha preferito non esporsi: “Non posso dire nulla. Sono domande che vanno poste ad altri. Io sono in campo e ci ho provato, ma non è bastato. Non ho parole dal dispiacere. Non riesco a pensare a cosa farò domani o dopodomani”.

In merito al dialogo con l’icona blucerchiata, Fabio Quagliarella, l’allenatore ha infine commentato: “Tengo per me le nostre parole, ma sono state belle. Il suo gioco e movimento sono da insegnare, è un professionista che ha sempre lavorato bene. Rimpianti? Forse tornando indietro avrei fatto qualcosa di diverso, ma non lo so con certezza”.

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