Il tecnico non ha dubbi sullo scudetto del Napoli, e poi la stoccata alla serie A.
La Lazio domani affronterà l’Inter in un match che potrebbe fare la storia della Serie A.
Se da un lato la partita è importantissima in chiave classifica per i biancocelesti e i nerazzurri dall’altro potrebbe regalare lo scudetto al Napoli.
Gli uomini di Maurizio Sarri, attualmente a 61 punti in classifica, vincendo condannerebbero l’Inter. I nerazzurri, sesti con 54 punti rischiano di essere scavalcati, in caso di sconfitta, anche dall’Atalanta uscendo da un qualsiasi posto europeo.
Maurizio Sarri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match.
“L’Inter è molto competitiva, dobbiamo dimenticare il match di andata. Dobbiamo giocare con il collettivo, non con i singoli”, ha commentato il tecnico toscano.
“La squadra sta meglio, questa è una settimana molto importante per noi, ma ci sono ancora diverse partite. Immobile è tranquillo sia mentalmente che fisicamente. Si è allenato in modo normale, contiamo su di lui per questo finale di stagione”, ha proseguito.
Infine gli è stato chiesto un parere sullo scudetto del Napoli e sulla classifica della Lazio.
“Tutto è già apparecchiato pensando che non riusciremo a vincere domani, ma noi pensiamo alla nostra partita. Napoli festeggerà ugualmente, speriamo solo che lo farà il più tardi possibile”, ha commentato.
“Ci sono almeno quattro squadre più forti di noi nel nostro campionato. Questo significa che quest’ano abbiamo fatto qualcosa in più rispetto al nostro potenziale e le altre qualcosina in meno. Quali sono le insidie del match di domani? Affronteremo una squadra molto motivata ad arrivare quarta. Hanno fatto risultati importanti in campionato ed in Coppa Italia. Spero che noi che squadra riusciremo a mostrare una reazione. Se ci sono le motivazioni le reazioni escono in modo naturale”, ha proseguito.
Infine un piccolo sfogo di Sarri in merito alla questione Serie A.
“Come si fa a giocare alle 12.30 domani? Le previsioni dicono che potrebbe piovere così come potrebbero fare 33 gradi. Qui si gioca male, le strutture non sono adeguate, si fa di tutto per fare un campionato mediocre e di poco spettacolo. Se leggi i programmi di chi si vuole candidare a presidente federale non ci sono gli stadi, senza i quali siamo morti. Io vedo degli spiragli per risalire a buoni livelli, ma ci sono ancora cose che ci fanno sprofondare”, ha terminato.
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