Arrivano le parole del presidente dell’Associazione Italiana Arbitri, Carlo Pacifici, sul giallo a Lukaku tolto da Gravina
Romelu Lukaku ha ricevuto un pesante cartellino giallo durante la semifinale d’andata di Coppa Italia, tra Juventus e Inter. Il centravanti belga è stato punito per la sua esultanza ritenuta provocatoria all’indirizzo dei tifosi bianconeri della Tribuna Sud, che hanno indirizzato al giocatore dei cori e ululati razzisti. Una vicenda che ha fatto il giro del mondo, con diverse critiche al sistema calcio italiano per la gestione della situazione. La curva della Juve era stata squalificata, salvo poi fare un passo indietro e aprirla per il match con il Napoli.
Allo stesso tempo, anche Lukaku in seguito al giallo avrebbe dovuto saltare la semifinale di ritorno con la Juventus. Tuttavia, il presidente Gravina ha scelto la strada della ‘grazia’, ovvero dell’eliminazione del cartellino giallo in via del tutto eccezionale e straordinaria. Proprio di questo ha parlato Carlo Pacifici, eletto da poco presidente dell’AIA, che lascia più di qualche interrogativo riguarda la gestione di questi casi abbastanza spigolosi per gli arbitri.
Pacifici chiarisce: “Chi zittirà il pubblico, sarà ammonito”
Carlo Pacifici, presidente dell’AIA, ha parlato nel corso di Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1: “La decisione sul campo per il giallo a Lukaku è stata presa. Da parte nostra non cambia nulla. Gravina ha scelto per una sua prerogativa per la grazia, probabilmente verificando che ci siano tutte le condizioni. Ma noi prenderemo le nostre decisioni, chi zittirà il pubblico sarà ammonito, come previsto dal regolamento”. Insomma, il giallo a Lukaku non aprirà a nuovi scenari in campo per la gestione delle ammonizioni.
Anche quando ci saranno degli insulti razzisti, dunque, il giocatore sarà ammonito se incapperà in un’esultanza simile a quella di Lukaku. E’ quanto dichiarato da Pacifici, che ha specificato che chi zittirà il pubblico merita, da regolamento, il giallo. Il presidente dell’AIA ha poi rassicurato che i direttori di gara in futuro parleranno di più, anche se difficilmente con interviste post-partita per la concitazione dell’evento.