La Juventus è in attesa di conoscere cosa ne sarà dei 15 punti di penalizzazione in Serie A. Le parole dell’avvocato Maurizio Bellacosa.
Per la Juventus è stata fissata ad oggi la data dell’udienza relativa ai 15 punti di penalizzazione inflitti in Serie A. La penalizzazione potrà essere confermata o cancellata, oppure tutto sarà rimandato per la decisione e i punti verranno ridati momentaneamente. Il club bianconero è in attesa di sapere cosa accadrà. Nel frattempo ha parlato l’avvocato della Vecchia Signora, Maurizio Bellacosa.
La Juventus ha sempre affermato di aver agito in correttezza e sportività. Oggi, alla vigilia del match di Serie A contro il Napoli, si è parlato della decisione presa dalla Corte federale d’appello per i 15 punti di penalizzazione.
Di questa sentenza hanno parlato i legali della Juventus, presenti al Foro Italico sede dell’udienza. Da Maurizio Bellacosa e i colleghi bianconeri quanto accaduto è considerato come sbagliato e quindi la sentenza dev’essere cancellata senza rinvio.
Juventus, parola all’avvocato Bellacosa in merito alla sentenza sulle presunte plusvalenze nel corso dell’udienza odierna
“La sentenza è piena di errori, è sbagliata. E dunque va annullata“, questo il ragionamento del legale della Juventus riportato da ‘Calcio e Finanza’, Maurizio Bellacosa che ha parlato davanti alle sezioni unite del Collegio di garanzia dello Sport presso il CONI.
All’udienza per discutere dei 15 punti di penalizzazione, l’avvocato ha parlato anche di “numeri irrilevanti“. Facendo appunto riferimento alle presunte plusvalenze fittizie. L’avvocato ha continuato, dichiarando: “Non c’era alterazione sul campo. Non c’era un vantaggio illecito conquistato sul campo. Le plusvalenze perciò non fanno guadagnare vantaggio competitivo sul campo”.
“Quattro sono perciò i motivi – ha continuato Bellacosa – per l’annullamento secco, senza quindi rinvio, di una sentenza che è come una nave senza rotta, una nave alla deriva che poi naufraga”. Concludendo: “Se dovesse passare il modo di giudizio della Corte federale d’appello, sarebbe un precedente gravissimo“.