Il Milan di Stefano Pioli non va oltre l’1 a 1 nell’anticipo della trentesima giornata di Serie A contro il Bologna di Thiago Motta.
Il turnover di Stefano Pioli non funziona, il Milan campione d’Italia non va oltre l’1 a 1 a Bologna e rischia di perdere ulteriore terreno in chiave Champions League. Il tecnico rivoluziona tutto rispetto alla sfida di Champions contro il Napoli e resta il solo Maignan degli uomini titolari.
Il Bologna passa subito in vantaggio grazie a una rete di Sansone dopo 35 secondi e paradossalmente è uno dei pochi spunti dei padroni di casa. Il Milan ha il controllo del gioco e trova il pari con una grande rete di Pobega, tra i migliori in campo. Il club rossonero ha il controllo del match, ma in attacco faticano ancora De Ketelaere e Origi.
Nella ripresa Pioli lancia i big Brahim Diaz e Leao, i rossoneri hanno qualche occasione, ma nulla più e alla fine termina 1 a 1. Il Milan aggancia la Roma, ma rischia il sorpasso dell’Inter che può scavalcare i cugini. Tante polemiche a fine gara per due presunti rigori non concessi alla squadra di Pioli.
Milan, le parole di Pioli a fine gara
Nel post partita il tecnico rossonero Stefano Pioli ha avuto parole molto dure ed ha commentato in maniera pesante l’operato della terna arbitrale. Ecco le sue parole ai microfoni di DAZN: “Era da fischiare rigore, poi se il Var ti dice di cambiare è diverso. Ma era da fischiare rigore, questi episodi cambiano la gara”. Poi ha proseguito: “Onestamente la dinamica del fallo ti dice che è fallo di mano, tu lo fischi e poi vai al Var. Per me era calcio di rigore”.
Il tecnico è apparso ottimista riguardo la prestazione della squadra, che, non ha risentito delle assenze. Pioli ha proseguito: “Dovevamo palleggiare meglio, ma abbiamo sviluppato bene il match. C’è mancato il guizzo finale, ma il gol all’inizio ci ha creato grosse difficoltà”. Sui tanti cambi infine: “L’allenatore deve decidere cosa è meglio, quest’anno abbiamo un doppio impegno e giocare tre match in sei giorni è difficile. Ho a disposizione un gruppo forte”.