L’Inter in crisi affida alla Champions League le sue speranze di riscatto. Ma dopo Candreva, un altro ex minaccia di rendere la vita difficile a Inzaghi e ai suoi.
Che ne sarà dell’Inter? Il progetto dei nerazzurri post Antonio Conte, dopo quasi due stagioni, sembra già naufragato. Simone Inzaghi pare prossimo all’addio, la rosa è stata spolpata tra cessioni e scadenze di contratto, Il ritorno di Lukaku è stato un flop e il prestito difficilmente sarà rinnovato. A questo finale di stagione, i nerazzurri chiedono soprattutto la qualificazione alla prossima Champions League, ma sognano anche un ultimo exploit nell’edizione attuale.
Il pareggio di ieri contro la Salernitana complica ulteriormente le cose alla formazione nerazzurra, che non vince ormai da sei partite tra tutte le competizioni. L’ultimo successo risale allo scorso 5 marzo in casa contro il Lecce, e nel frattempo la posizione in classifica si è aggravata. Fallire la qualificazione alla prossima Champions League avrebbe chiaramente gravi ripercussioni a livello economico sul club.
L’unica alternativa alla qualificazione via piazzamento in Serie A è la – tutt’altro che più semplice – vittoria della Champions di quest’anno. Il prossimo avversario, ai quarti di finale, è il Benfica che ha già eliminato la Juventus, e che mette l’Inter davanti a un’altra sfida col suo passato. Se contro la Salernitana il pareggio è stato firmato da Candreva, contro i portoghesi un altro ex minaccia di non far dormire sonni tranquilli ai nerazzurri: Joao Mario.
L’Inter lo pagò circa 45 milioni di euro, nell’estate del 2016, dopo l’exploit dell’Europeo, ma in Serie A il centrocampista è sempre sembrato un pesce fuor d’acqua. Poi, dopo aver girovagato infruttuosamente per l’Europa, Joao Mario è tornato in patria, e le cose sono improvvisamente cambiate. Nel 2021 è stato il metronomo dello Sporting Lisbona, tornato a vincere lo scudetto dopo dopo 19 anni. Poi, l’approdo ai rivali storici del Benfica.
L’anno scorsa una buona annata, ma è in questa stagione che l’ex interista ha raggiunto il suo pieno potenziale offensivo. Roger Schmidt lo ha trasformato da regista basso ad esterno offensivo, schierandolo alternativamente a destra o a sinistra, e facendolo agire da trequartista aggiunto. Il risultato sono 23 gol e 12 assist tra tutte le competizioni, numeri mai toccati prima da Joao Mario, che oggi è il quinto miglior realizzatore della Champions League.
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