Molotov lanciata verso l’abitazione di un’associazione del Napoli Club Cesena: le parole in esclusiva del presidente Luigi Russo
Ha dell’incredibile ciò che è successo nella notte al Napoli Club Cesena. Come comunicato sulle pagine social ufficiali del club, c’è stato un bruttissimo attacco con una molotov diretta verso la casa di un associato. “La colpa è stata aver esposto uno striscione del club, la molotov rischiava di uccidere qualcuno”, sono state queste le parole presenti sulla pagina Facebook del Napoli Club Cesena, con annesse foto dei danni subiti dall’abitazione. Questo il racconto del presidente del Napoli Club Cesena, Luigi Russo, in esclusiva a SerieANews.com: “Il nostro associato ha una visibilità particolarissima, perché si trova all’imbocco tra la Secante e la E45, chiunque passa vede lo striscione. Non lo stiamo portando più allo stadio per le varie misure restrittive e ci aveva chiesto di esporlo a casa sua ed effettivamente ha una grande visibilità. Stanotte verso le 23:00, come mi ha detto il nostro associato, si saranno fermati sulla Secante lanciando una molotov che ovviamente ha fatto tutto tranne che bruciare lo striscione”.
Un racconto che lascia basiti, prosegue infatti Luigi Russo nel racconto: “La benzina è entrata nella verandina fuori al balcone e ha bruciato un po’ la persiana e il pavimento, c’è stata tanta paura. Fortunatamente erano tutti svegli, il nostro associato ha chiamato i carabinieri e stamattina c’è stata la denuncia”. Poi le specifiche sul rapporto col territorio di Cesena: “La città sporadicamente si colora di azzurro, noi non abbiamo mai avuto né screzio né contatti col mondo ultras locale in otto anni di presenza sul territorio. Siamo un’associazione di tifosi del Napoli che esula dal mondo ultras e tra l’altro, la nostra sede si trova al di sopra di un bar di Cesena frequentato da varie tifoserie: oltre a quella locale, anche di Juventus, Milan e Inter. In otto anni di partite vinte o perse, non abbiamo mai avuto un problema per andare o tornare dalla nostra sede. Ci sembra strano che possa essere stato qualcuno del mondo ultras di Cesena, voglio sperare in un mitomane”.
Il presidente del Napoli Club Cesena ha parlato, in modo più specifico, del rapporto con la città e la tifoseria locale: “Il territorio di Cesena è super accogliente, sono qui da ventiquattro anni e lavoro qui, siamo uno svariato gruppo di persone che si vede una volta a settimana per vedere la partita insieme. Non abbiamo mai fatto casino e mai cercato problemi, siamo al di fuori di queste logiche, non ci interessano. Non abbiamo mai avuto problemi coi tifosi locali. Non siamo ultras, siamo un’associazione che si guarda la partita. Per me è un gesto di un singolo psicopatico che passa più di una volta e ha pensato di lanciare una molotov per rovinare la festa”.
Tanta paura e preoccupazione per le persone presenti nell’abitazione: “C’era il nostro associato il insieme alla moglie, al padre e alla madre. Sono persone anziane, il papà è andato in ospedale per capire se c’era un po’ di intossicazione, ma niente di che, un normale controllo”. Poi la conclusione di Luigi Russo sulla vicenda che tiene a ribadire il concetto: “Non abbiamo mai avuto alcuno screzio con nessuno di Cesena, una città che ci ha accolto. Ci sembra allucinante ciò che è successo. Non so se interverrà la Digos, ma le forze dell’ordine ci diranno di più su chi può essere stato. Non credo che sia un gesto da parte degli ultras del territorio, la vedo una cosa assurda”.
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