Il giornalista di Sky Sport ha rivolto pesanti critiche al ct dell’Italia dopo la sconfitta patita contro l’Inghilterra a Napoli
l cammino dell’Italia nelle qualificazioni per il prossimo Europeo è cominciato con il piede sbagliato. A Napoli, la squadra di Roberto Mancini ha giocato un discreto secondo tempo dopo una prima parte di gara molto contratta. Alla fine, al Maradona, ha lasciato tre punti pesantissimi all’Inghilterra. I Tre Leoni assumono subito il comando del girone e potrebbero essere tre punti molto importanti in chiave qualificazione.
Gli azzurri non possono sbagliare ancora dopo l’enorme delusione per la mancata qualificazione alla fase finale del Mondiale. Le critiche intorno a Roberto Mancini diventano sempre più feroci e a queste si è unito anche Fabio Caressa, che ha parlato dell’Italia nel corso di ‘Deejay Football Club’ su ‘Radio Deejay’.
Italia, Caressa critico nei confronti di Mancini: “Troppe contraddizioni, non puoi lamentarti che non giocano i giovani”
Il giornalista di ‘Sky Sport’ ha parlato a ‘Radio Deejay’ della prestazione offerta dalla nazionale di Roberto Mancini nella giornata di giovedì contro l’Inghilterra. Gli azzurri si sono arresi per 2-1 agli avversari. Sono parecchie le cose che hanno lasciato perplesso Fabio Caressa nella circostanza.
“Il primo tempo dell’Italia mi ha traumatizzato, forse una delle peggiori squadre viste negli ultimi venti anni. Meglio la nostra difesa che la loro ma a centrocampo si poteva fare meglio. Stimo molto Mancini ma non puoi lamentarti che non giocano i giovani e poi continui ad insistere con la squadra dell’Europeo. Jorginho non sta giocando in Premier League e Verratti è molto criticato in Francia. Scalvini, Tonali e Locatelli non possono giocare nella nostra nazionale?”
E su Retegui: “Ha avuto grande coraggio. Parliamo di una famiglia che ha partecipato a sei olimpiadi tra padre e sorella ma se io fossi Scamacca sarei un filo infastidito”.
Infine, poco convinto pure dallo schieramento difensivo: “Tranne il Napoli, tutte giocano a tre e tu schieri quattro difensori. L’unico difensore abituato a giocare in una difesa a quattro è Romagnoli ma lo lasci in panchina. Ci sono troppe contraddizioni”.