Beppe Marotta, amministratore delegato dell’Inter, alza la voce e fa una promessa ai tifosi nerazzurri dopo quanto verificatosi ad Oporto.
Mille e più tifosi dell’Inter non avuto avuto accesso allo stadio Do Dragao di Porto in occasione della sfida di Champions League valida per il ritorno degli ottavi di finale, a causa delle limitazioni imposte dalla società portoghese… ma troppo tardi. Ovvero nel medesimo giorno del match.
Una situazione che ha mostrato mancanza di organizzazione e anche di rispetto per tutti coloro che erano in viaggio al seguito della propria squadra del cuore. Uno “scandalo” che non lascia e non può lasciare l’Inter indifferente, chiamata a fare la sua parte in favore dei suoi sostenitori penalizzati.
Perciò è intervenuto a ‘TeleLombardia’ Beppe Marotta, amministratore delegato della società nerazzurra, il quale ha parlato dell’episodio, affermando: “L’accaduto è stato increscioso e deplorevole, noi l’abbiamo condannato. Abbiamo inviato una richiesta di atti investigativi alla UEFA e abbiamo fatto un meeting in mattinata. C’erano problemi di ordine pubblico, ma avevamo comunque l’accordo di far defluire i sostenitori allo stadio, sebbene più lentamente. Il Porto era l’unico club a poter prendere una decisione”.
Porto-Inter, scandalo tifosi: Marotta fa loro una promessa
Proseguendo nei vari passaggi fatti, l’Ad Beppe Marotta ha poi affermato: “All’Inter doveva essere riservato il 5% dell’impianto ed è stato fatto, i tifosi hanno acquistato i biglietti. Attraverso il sito era stato anche segnalato che i tifosi italiani non avrebbero dovuto acquistare tagliandi per altri settori. Li hanno però acquistati i tifosi residenti in Europa e in quel caso nessuno aveva intimato loro nulla. Dopo averli acquistati, il Porto deve farsene carico”.
La mossa più prevedibile è una class action nei riguardi del Porto, anche perché vi sono tutti gli elementi a disposizione per procedere in tal modo. Qualora accadesse, il dirigente Beppe Marotta fa una promessa ai tifosi: “Noi come società faremo il possibile nelle sedi competenti per tutelare i nostri sostenitori. Stiamo valutando quale iniziativa prendere per poter alleviare la loro delusione, soprattutto ai bambini, vogliamo ridare loro le emozioni che non hanno potuto vivere quella sera”.