Una clamorosa sentenza potrebbe rimettere tutto in discussione. La Juventus spera: in ballo ci sono gli Scudetti di Calciopoli.
Il mondo bianconero in questi giorni è concentrato sulla vicenda plusvalenze e sui 15 punti di penalizzazione che, se restituiti, cambierebbero e non di poco la situazione di classifica degli uomini di Allegri. Con i 15 punti dati indietro la Juventus salirebbe infatti in piena zona Champions League.
Una situazione che cambierebbe anche la prospettive. Nel frattempo però, in silenzio, si sta giocando anche un’altra partita giudiziaria importante che potrebbe rimettere in discussione una delle principali sentenze sportive degli ultimi anni: Calciopoli. Una vicenda che, per il mondo bianconero, rappresenta ancora un tasto dolente e che ha portato alla revoca di due Scudetti, di cui uno non assegnato ed un altro invece assegnato ai rivali dell’Inter.
“Cosa succederà se la Corte di Giustizia Europea darà ragione ad Antonio Giraudo?” E’ questa la domanda che il consulente di Luciano Moggi, Nicola Penta, si pone durante il suo intervento a Radio Bianconera. Una situazione che, stando alle parole di Penta, “metterebbe in discussione tutto. Anche la revoca degli Scudetti legati alla vicenda di Calciopoli”
Juventus, le parole del consulente di Moggi: “Se la Corte UE darà ragione a Giraudo…”
“Se la Corte di Giustizia Europea desse ragione a Giraudo, si accerterebbe la violazione dei diritti di difesa.” ha dichiarato Penta ai microfoni di Radio Bianconera. “In pratica tutti quelli che hanno subito questa violazione dei diritti avrebbero la possibilità concreta di chiedere i danni.”
Questo secondo Penta si tradurrebbe quasi certamente in una riapertura dei procedimenti sportivi, Calciopoli compresa: “Non vi voglio illudere, ma è la realtà: se la Corte Europea dovesse stabilire che sono state accertate le violazioni al diritto di difesa è evidente che può succedere di tutto. Viene rimesso tutto in discussione, anche la questione degli Scudetti. E’ un po’ come quello che sta accedendo oggi con il TAR e la carta Covisoc. In questo caso il TAR ha il ruolo della Corte Europea.”