L’Inter ha bisogno di uscire da una situazione complicata: due sconfitte in tre partite. La posizione di Inzaghi non è più cosi solida…
Due sconfitte in tre partita sono tante, troppe per una squadra che all’inizio della stagione si era prefissata l’obiettivo di lottare per lo Scudetto. Se poi queste due sconfitte sono arrivate contro Bologna e Spezia, squadre ampiamente alla portata, allora la questione si fa ancora più complicata. L’Inter vive un momento complicato, ed il suo allenatore è finito sotto accusa. Come quasi sempre accade, è il tecnico che viene messo sotto torchio e di fatto viene definito come primo responsabile all’interno di una situazione di crisi. Si, perchè se di crisi ancora non si può parlare liberamente, in quanto l’Inter resta seconda in classifica, di certo non si può ignorare il fatto che in casa nerazzurra ci sia qualcosa che non va.
Troppi risultati negativi contro le piccole, contro squadre che sulla carta sarebbero ampiamente alla portata. Punti persi che potrebbero pesare come un macigno al termine della stagione. La lotta Champions è viva, ci sono almeno quattro squadre per soli tre posti (l’Atalanta ad oggi è defilata), in attesa di capire cosa succederà alla Juventus in relazione ai punti di penalizzazione. Insomma, tempo da perdere non ce n’è: l’Inter ha bisogno di trovare certezze, a partire dal suo allenatore.
In molti già mettono in discussione il futuro di Simone Inzaghi. L’allenatore gode di una posizione non più cosi solida. Certo, ipotizzare un esonero nel corso di questa stagione sembra assurdo, anche per la società vuole cercare di spingere con l’ex Lazio ed evitare stravolgimenti che potrebbero portare a problemi ben più grandi. A meno di svolte clamorose, si andrà avanti con Inzaghi almeno fino all’estate, poi si vedrà (stamattina ‘Tuttosport’ spinge sul possibile ritorno di Antonio Conte).
Ma la stagione è ancora lunga e tutto può accadere. Come evitare, dunque, un tracollo clamoroso? La strada sembra essere soltanto una: Inzaghi ha bisogno di ritrovare alchimia con la sua squadra. Si, perché uno dei problemi emersi riguarda proprio quella distanza tra allenatore e giocatori, in termini mentali ma anche di gioco. Ad Inzaghi serve trovare quei due-tre elementi sui quali poter far leva per risollevare tutto il gruppo e tenere alta l’asticella dell’attenzione.
Lautaro Martinez, certo, ma anche Lukaku e la sua personalità, senza dimenticare giocatori che rappresentano il futuro dell’Inter come Barella. Certo, di situazioni incerte l’Inter è piena (a cominciare da Skriniar verso l’addio), tanti giocatori che hanno il futuro tutto da definire. Inzaghi ha bisogno di puntare su giocatori chiave in grado di fare da collante. Una sola strada, riprendere in mano il gruppo prima che sia troppo tardi.
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