Caos Pogba alla Juventus: il centrocampista francese è stato fin qui la grande delusione della stagione, e il suo futuro è complicato.
È impossibile negarlo: Paul Pogba è la grande delusione della stagione della Juventus. Arrivato con grandi aspettative in estate dal Manchester United, il centrocampista francese non si è praticamente mai visto in campo fin qui. Per la partita di ieri sera è stato anche escluso dai convocati per motivi disciplinari, e il suo futuro è appeso a un filo. Ma per la Juventus la situazione è più complicata del previsto.
Nulla è andato bene per Pogba, in questa stagione, che teoricamente sarebbe dovuta essere quella del riscatto. Appena 35 minuti giocati in due partite (le ultime contro Torino e Roma), a causa di un infortunio che lo ha tenuto fuori dalla scorsa estate. E qui le prime polemiche e frizioni con la società, a causa della scelta (poi rivelatasi totalmente sbagliata) di non operarsi.
Il rientro pochi giorni fa, e ieri sera la mancata convocazione contro il Friburgo in Europa League. Una punizione decisa dall’inflessibile Allegri, dopo che il mediano transalpino si è presentato in ritardo al ritiro della Juventus. I tifosi sembrano già aver perso le speranze in Pogba, e il suo futuro in bianconero appare piuttosto nebuloso. Il problema è che cederlo in estate, come molti vorrebbero, è tutt’altro che semplice.
Pogba lascia la Juve? Un dettaglio blocca tutto
Chiaramente, fino a qui quello di Pogba è stato un investimento a vuoto per il club bianconero. A livello economico, oltre che sportivo, si tratta di un vero e proprio flop: il francese percepisce 8 milioni l’anno più 2 di bonus, che ne fanno il giocatore più pagato dei bianconeri. Una spesa sproporzionata rispetto al rendimento avuto fin qui in stagione.
Proprio questa cifra è il primo scoglio per trovare un possibile acquirente, considerato che Pogba ha un contratto fino al 2026. In più c’è un altro dettaglio: l’accordo col giocatore verrà interessato dai vantaggi fiscali del Decreto Crescita solo se il mediano resterà in Italia almeno due anni. Questo aspetto, segnalato quest’oggi dalla ‘Gazzetta dello Sport’, sembra rimandare ogni possibile discorso cessione all’estate del 2024.