Il giornalista Tancredi Palmeri è intervenuto per parlare del momento dell’Inter di Simone Inzaghi ai microfoni di Tv Play.
Dopo la batosta di Bologna l’Inter di Simone Inzaghi ha reagito. I nerazzurri hanno battuto il Lecce a San Siro e sono ora al secondo posto in classifica. La formazione milanese resta però a -15 dal Napoli capolista ed è ormai invischiata in piena zona Champions. Le romane hanno vinto match difficili contro Napoli e Juventus e sono più in forma che mai.
Il giornalista Tancredi Palmeri è intervenuto in questi minuti ai microfoni di Tv Play ed ha parlato della situazione del club nerazzurro. Tono deciso e il giornalista ha tuonato con una versione totalmente differente rispetto alla maggior parte dei media. Ecco le sue parole: “Perchè l’Inter doveva essere considerata la favorita per lo scudetto? Per me era una squadra da terzo posto”.
Palmeri ha poi chiarito meglio il suo pensiero: “Il mio podio iniziale era Milan, Juventus e Inter e lo dico guardando le rose. I rossoneri avrebbero dovuto avere una grande crescita, anche dopo il mercato. I nerazzurri poi hanno fatto metà stagione senza Marcelo Brozovic e Romelu Lukaku”. Palmeri ha proseguito: “Lukaku è tornato dopo un anno di sosta e dopo aver fatto bene solo con Antonio Conte. Mkhitaryan veniva dopo una stagione dove non era titolare fisso alla Roma ed ora è inamovibile. Inzaghi ha fatto un lavoro straordinario anche con Acerbi ma in queste condizioni l’Inter non era la favorita per lo scudetto”.
Dai complimenti al Napoli all’Inter, parla Tancredi
Il giornalista ha elogiato il Napoli di Luciano Spalletti, capolista con 15 punti su tutte le avversarie: “Nessuno poteva immaginare che i nerazzurri fossero a 15 punti dal Napoli, ma la squadra di Spalletti sta facendo sfigurare tutte le avversarie, un pò come ha fatto il Milan nello scorsa stagione”. Poi la chiusura con la questione relativa a questo finale di stagione:
“La Juve è uscita dalla Champions prima della penalizzazione, ma credo che Roma, Milan, Juventus e Inter abbiano l’obbligo di qualificarsi e chi non ci riesce avrà fallito”, ha chiuso con questa sentenza.