Il dirigente Walter Sabatini entra a gamba tesa sul calciatore della Juventus, mostrando di non apprezzarne le qualità.
La sua ultima avventura professionale è stata alla Salernitana di Danilo Iervolino e ha aiutato a portarla alla salvezza, al primo anno in Serie A dopo oltre due decenni. Le discrepanze di idee con la dirigenza non hanno poi permesso di proseguire il cammino insieme, ma Walter Sabatini ha confermato il valore del suo lavoro e la grande conoscenza del calcio che gli appartiene e che hanno fatto di lui un vero riferimento sportivo, in Italia.
Il direttore sportivo è intervenuto al canale ‘Twitch’ de ‘La Gazzetta dello Sport’, commentando in lungo e in largo le vicende recenti del calcio nostrano, manifestando il grande desiderio di tornare a mettersi in gioco.
In diretta, infatti, l’ex Ds della Roma (fra le tante società per le quali ha lavorato) ha ammesso: “Ho una voglia nevrastenica di tornare, senza calcio sono un uomo a metà. Perdo la mia identità e non so cosa pensare. Mi sento ridotto a brandelli, non è una questione meramente professionale ma personale. Senza lavoro, sono a pezzi”.
Juventus, senti Sabatini su Paredes: “Al vederlo mi viene un attacco di rabbia”
Il dirigente analizza il top e il flop dell’attuale stagione di Serie A. Il giocatore che meno sta apprezzando è Leandro Paredes della Juventus. I due si sono conosciuti in occasione della prima parentesi italiana dell’argentino, ovvero quella giallorossa. Il ritorno nel Belpaese doveva avere tutt’altre premesse di risultato e invece Paredes non sta incidendo quando ci si aspettava. E Sabatini ne parla così: “Mi sta deludendo. Ogni volta che lo vedo in campo, mi viene un attacco di rabbia. Sta avendo un’indolenza insopportabile, sembra che prenda i tranquillanti”.
Un’emozione completamente diversa invece Walter Sabatini la prova quando sul terreno di gioco c’è il Napoli di Luciano Spalletti: “Gli azzurri fanno paura. Bisogna essere bendati per non vedere che giocano per distacco il calcio più evoluto ed europeo tra le formazioni che sono agli ottavi di finale di Champions League. Kvaratskhelia? Mi ha sorpreso l’impatto straordinario che ha in ogni partita, non va sulle montagne russe. Gli dai la palla e lui avanza con coraggio, sfacciataggine e anche arroganza. È un giocatore superlativo, avrei voluto prenderlo io”.