Inter, il DS Ausilio: “Volevamo continuare con Skriniar, ma…”

L’addio di Skriniar non rientrava nei desideri dell’Inter. Ad ammetterlo è il dirigente dei nerazzurri Piero Ausilio.

A fine stagione le strade dell’Inter e di Milan Skriniar si separeranno. Il difensore, in questi anni vero e proprio punto fermo dei nerazzurri, ha infatti deciso di portare a scadenza il suo contratto e poi andare al PSG.

Milan Skriniar
L’avventura in nerazzurro del difensore finirà al termine della stagione (LaPresse) SerieANews.com

In molti hanno criticato la gestione del calciatore da parte della società nerazzurra. In estate l’Inter aveva rifiutato una sostanziosa offerta per il difensore, fiduciosa di poter rinnovare il contratto. Le cose invece sono andare in maniera diversa. Ma, stando a quanto dichiara il direttore sportivo nerazzurro Piero Ausilio, la volontà in casa nerazzurra era quella di trattenere il difensore.

“Purtroppo la perdita di Skriniar non è stata positiva.” ha dichiarato il dirigente ai microfoni di Sky. “Noi avremmo voluto continuare ad averlo in squadra. Tuttavia le cose sono andate in maniera diversa, è stata una decisione che ha preso e che ha sicuramente ponderato attentamente. Siamo convinti che ci saranno altre opportunità, magari con giovani talenti, che ci renderanno ancora più forti e competitivi.”

Piero Ausilio
Piero Ausilio ha parlato anche del futuro del calciomercato nerazzurro (LaPresse) SerieANews.com

Inter, Ausilio è chiaro: “Non possiamo fare il mercato di certe big europee”

Il dirigente nerazzurro è chiaro: l’Inter non può permettersi di fare un certo tipo di mercato. “Non possiamo fare le squadre secondo le logiche di alcuni nostri competitor europei. Anche alcune squadre più piccole che hanno speso tanti milioni di euro per fare le loro squadre, anche in situazioni difficili. Noi, invece, non abbiamo la possibilità di fare altrettanto.

Il che però non significa non fare con abilità e ingegno squadre competitive: “Questo però non significa che non siamo capaci di fare squadre competitive. Anzi, abbiamo un gruppo di scout che lavora molto bene, un settore giovanile di ottimo livello. Il nostro obiettivo è quello di rinforzare queste situazioni e di migliorare in tutto ciò che facciamo. Non è necessario spendere centinaia di milioni ogni anno per fare una squadra forte. Anche perché in Italia non ce lo possiamo permettere.”

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