La Sampdoria e Jesé sono tragicamente fatti l’una per l’altro

La Sampdoria acquista Jesé: uno strano matrimonio tra due soggetti depressi e in declino, nella speranza che solo insieme ci si possa salvare.

È arrivata la rapida e inattesa firma tra Jesé Rodriguez e la Sampdoria. Il 29enne attaccante ex Real Madrid e PSG arriverà a giocare in Serie A per la prima volta nella sua carriera, con un contratto di 5 mesi e la speranza di ottenere la salvezza. “Speranza” è una parola che, in questo momento, serve drammaticamente a entrambe le parti in causa, accomunate da un destino per certi versi molto simile.

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Jesé al Real Madrid nel 2016. (Ansa Foto) SerieANews.com

Pochi se lo ricordano, ma c’è stato un tempo in cui Jesé era considerato tra i più forti giocatori in Europa. Nella stagione 2015/2016, a soli 23 anni, si era conquistato un posto da titolare nel Real Madrid, disputando una stagione da 6 gol e 7 assist in 38 presenze. Sembrava pronto a consacrarsi tra i principali attaccanti del continente, quando passò per 25 milioni al Paris Saint-Germain. E sostanzialmente la storia finì lì.

Sei e anni e mezzo dopo, Jesé arriva alla Sampdoria ed è un giocatore totalmente diverso, noto più per la vita extra-campo. Con i blucerchiati giunge a sette club diversi da quando ha lasciato Madrid: un numero di poco superiore a quello degli allenatori passati nello stesso periodo sulla panchina dei liguri (5). Perché se è vero che lo spagnolo è alla ricerca di una miracolosa resurrezione all’alba dei 30 anni (lo compirà il 26 febbraio), la Samp ha più o meno lo stesso obiettivo.

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Stankovic che abbandona il campo deluso dopo il pareggio del Monza: l’immagine del morale nella Sampdoria. (LaPresse) SerieANews.com

Jesé e la Sampdoria: l’incontro di due diversi declini

Tanto è precaria oggi la carriera dello spagnolo quanto lo è la sopravvivenza della sua nuova squadra. La Sampdoria è penultima in Serie A a -8 dalla salvezza e ha il peggior attacco del campionato. Come se non bastasse, rischia una penalizzazione a causa degli stipendi non pagati, se non trova una decina di milioni entro il 16 febbraio, e lo spettro bancarotta incombente.

Ma non finisce qui, perché per poter saldare i debiti più incombenti, il club blucerchiato a gennaio ha quasi pregiudicato il suo futuro tecnico. Ha ceduto giocatori come Colley e Sabiri per meno di 5 milioni complessivi, e si ritrova ora con una rosa con 10 prestiti su 28 giocatori.

Jesé sarà dunque uno dei pochi acquisti a titolo definitivo, arrivando a parametro zero dopo un’altra esperienza insoddisfacente in Turchia. Per lo spagnolo, questa è probabilmente l’ultima occasione per dimostrare di essere ancora un calciatore professionista. Rilanciare una Sampdoria depressa, che nel frattempo scommette sulla sua capacità di rilanciare un giocatore depresso. In ballo c’è la speranza di salvezza di entrambi.

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