Il Milan riflette dopo la sconfitta patita ieri nel derby. Un ko che ha fatto finire il tecnico Pioli nel mirino di un ex rossonero.
Un calvario da incubo, da cui non riesce ad uscire. Risveglio amaro per il Milan, reduce dalla pesante sconfitta rimediata per mano dell’Inter. L’ennesima delusione vissuta dai Campioni d’Italia, la cui ultima vittoria risale al 4 gennaio (2-1 alla Salernitana). Da quel momento in poi, i rossoneri sono entrati in una spirale negativa di risultati costata l’eliminazione in Coppa Italia e lo scivolamento al sesto posto in campionato.
Cinque ko e due pareggi, per un totale di 18 gol subiti ed appena 6 realizzati. Un filotto horror, che ha inevitabilmente fatto alzare la temperatura nell’ambiente. La squadra, in particolare, da quando è ripartita la stagione sembra aver smarrito le sue abituali certezze. La difesa, al di là dei limiti tecnici di Ciprian Tatarusanu, è apparsa fin troppo perforabile mentre il centrocampo non fornisce più quel filtro garantito fino a qualche mese fa.
In avanti, invece, il grande assente è Rafael Leao lasciato a sorpresa in panchina nelle ultime due partite. Il portoghese, impegnato in una complicata trattativa riguardante il rinnovo del contratto in scadenza nel 2024, sia col Sassuolo che nel derby ha offerto una prova negativa che lo ha fatto finire nel mirino della tifoseria. Il momento è quindi quanto mai delicato e servirà a poco, secondo Arrigo Sacchi, continuare a cambiare modulo.
Pioli, in occasione della gara di ieri, aveva deciso di mettere in soffitta il 4-2-3-1 solitamente utilizzato per impiegare un 3-5-2 più difensivo ed in grado di garantire una maggiore copertura sulle fasce. Un cambio di schema che, però, non ha prodotto i risultati sperati e che, anzi, ha snaturato il gioco della sua squadra. “Passare alla difesa a cinque ha creato confusione e cancellato gli ultimi anni di lavoro” ha spiegato l’ex allenatore del Milan, nel corso di un’intervista concessa ai microfoni de ‘La Gazzetta dello Sport’.
Sacchi, in seguito, ha stroncato la prestazione della squadra. “Non è più una squadra, soprattutto quella del primo tempo. L’Inter non ha giocato contro un avversario, ma contro uno sparring partner”. Ora il calendario propone lo scontro contro il Torino, in programma venerdì sera. Un match che si preannuncia quanto mai complesso, visto che il Toro è reduce dal successo ottenuto ai danni dell’Udinese e mira a conquistare un piazzamento in zona Europa. Pioli è avvertito.
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