Enzo Fernandez è stato decisivo nella vittoria del Mondiale dell’Argentina ed è prossimo al definitivo salto di qualità
Il Milan lo aveva cercato l’estate scorsa per rinforzare il centrocampo, ma per la dirigenza il costo era troppo alto. Il Benfica ha poi acquistato Enzo Fernandez dal River Plate per dodici milioni di euro, e nel sistema di Roger Schmidt si è adattato alla perfezione. E la Juventus nella doppia sfida in Champions League se n’è accorta. Al Mondiale con l’Argentina se ne sono accorti tutti, anche Lionel Scaloni. Nel primo match con l’Arabia Saudita, infatti, il ct aveva mandato in campo Leandro Paredes. A pezzi fisicamente, il centrocampista della Juve ha poi perso il posto da titolare in favore proprio di Enzo.
Solo l’anno scorso, Enzo Fernandez si apprestava ad affrontare la stagione con la prima squadra del River Plate. In un anno gli è cambiata la vita, ha portato sé stesso a livello calcistico e personale a un livello elevatissimo, è stato leader dell’undici titolare dell’Argentina pur essendo solo un classe 2001. Ha messo al servizio della squadra tutta la sua qualità, al Mondiale ha disputato sette partite, segnando anche un gol nella seconda partita contro il Messico.
I rimpianti del Milan aumentano, perché in fin dei conti Enzo non era nemmeno la prima scelta di Maldini, che voleva puntare su Renato Sanches. Una scelta incredibilmente sbagliata, considerando l’upgrade che ha avuto il centrocampista argentino. Il Benfica gli ha messo una clausola da circa 120 milioni di euro, il Chelsea ne vuole offrire 127 già a gennaio anche se Rui Costa vuole assolutamente tenerlo almeno fino al termine della stagione. E tra l’altro, il sorteggio agli ottavi di Champions con il Club Brugge può aprire a scenari futuri interessanti in Europa per le Aquile.
Per Enzo Fernandez ci sarà, in ogni caso, il definitivo salto di qualità. Sarà importante non sbagliare la squadra a cui potrebbe essere legato per tantissimi anni. E ormai è finito fuori dai parametri economici delle squadre di Serie A. Non si può che essere dispiaciuti per la mancata ammirazione delle sue gesta nel campionato italiano. E tra l’altro il Milan sarebbe stato il club giusto per crescere e intraprendere un percorso che lo avrebbe portato a essere il centrocampista più forte del mondo, ma la dirigenza non ha avuto abbastanza coraggio. Ed Enzo farà questo percorso farà da un’altra parte.