La stampa spagnola lancia l’incredibile notizia di Mbappé a Barcellona, ma c’è un motivo dietro la notizia legato ad una tradizione spagnola.
Stamattina sulla stampa spagnola è stata rilanciata una notizia che a primo impatto ha dell’incredibile: Kylian Mbappé nel mirino del Barcellona. Un trasferimento che avrebbe dell’assurdo, legato ai problemi che sarebbero sorti tra il francese e Lionel Messi al PSG.
Secondo quanto è apparso scritto sul Mundo Deportivo infatti il fuoriclasse francese non avrebbe digerito il maxi rinnovo che il PSG avrebbe offerto a Lionel Messi. Ci sarebbero stati anche screzi legati alla finale mondiale tra la Francia e l’Argentina.
La notizia stupisce soprattutto riguardo due aspetti, il primo la possibilità per il Barcellona, club in note difficoltà finanziarie, di poter reggere un investimento di tale portata, e il secondo il fatto che Mbappé è da tempo nel mirino dei rivali del Real Madrid. E infatti, quasi certamente, dietro l’articolo che parla di Mbappé che interessa al Barcellona, ci sarebbe una nota tradizione spagnola.
Mbappé al Barcellona, un ‘pesce d’Aprile’ in salsa spagnola
Il 28 dicembre in Spagna è il Dìa de los Santos Innocentes, il giorno dei Santi Innocenti. Una festa cristiana che però in Spagna ha assunto la connotazione del nostro ‘pesce d’Aprile’. In pratica un giorno in cui ‘ogni scherzo vale’, anche quelli giornalistici. Durante questa giornata ogni battuta, scherzo, gioco, è consentita.
In realtà la festa dal punto di vista religioso commemora tutti i bambini sotto i due anni che, nei giorni successivi a Natale furono, secondo la Bibbia, uccisi da Re Erode, che, timoroso della profezia riguardante Gesù come ‘Re dei Giudei’, fece uccidere tutti i bambini del suo regno. Eventi che portarono la Sacra Famiglia a fuggire in Egitto.
La commemorazione andava a cadere in un periodo in cui però i pagani che abitavano l’odierna Spagna avevano già una loro festa, chiamata ‘giorno dei folli’. Una festa così scandalosa che costrinse la Chiesa a prendere provvedimenti cercando di mitigare i comportamenti di quei giorni, facendoli quindi ricadere sotto la dicitura dei “santi innocenti” in cui era tollerato ‘solo’ lo scherzo verbale. Da allora dalla Spagna la festa si è poi estesa, a causa della colonizzazione spagnola, anche a buona parte dell’America Latina.