La Francia batte l’Inghilterra ai quarti di finale dei Mondiali di Qatar 2022: la chiave del trionfo degli uomini di Deschamps.
Australia, Danimarca, Polonia, Inghilterra sono le quattro Nazionali che la Francia ha lasciato alle sue spalle, sconfiggendole con un totale di 11 reti segnate e 4 subite. Delle messe a segno ben 4 sono opera di Olivier Giroud, l’attaccante del Milan, il quale a 36 anni è diventato il miglior cannoniere nella storia della nazionale francese. Il record lo deteneva Thierry Henry dal 2009, con quota 51 gol.
L’unica Nazionale che ha fermato la Francia senza consentirle di andare in rete è stata la Tunisia, che ha vinto il confronto della frase a gironi per 1-0. In realtà anche l’Inghilterra, nel giorno dei quarti di finale, spesso ha dimostrato di poter sottrarre il pallino del gioco ai transalpini e, se Harry Kane avesse trasformato anche il secondo rigore concesso all’Inghilterra, la gara sarebbe andata sul 2-2 e da lì tempi supplementari e magari anche rigori.
Invece, il gruppo di Deschamps nei 90′ ha conquistato la sfida del prossimo mercoledì contro il trionfante Marocco. Ma come ha fatto?
Il confronto Francia-Inghilterra per storia e valori tecnici è stato sicuramente tra i più attesi e interessanti di questi Mondiali. Ciò che sicuramente ha funzionato per la Francia è stata la limpidità del suo gioco collettivo e corale. Basti pensare all’azione che ha condotto alla rete di Tchouameni: la stella Mbappé comincia l’azione sulla fascia sinistra, trasferisce per il collega Antonio Griezmann, il quale a sua volta la serve al centrocampista del Real Madrid, che deve soltanto appoggiarla in rete. Di certo l’Inghilterra non si è nascosta dinanzi all’organizzata Francia e spesso l’ha messa alle strette in area di rigore. Tuttavia, grande protagonista della kermesse è il capitano Hugo Lloris, che raramente si fa cogliere di sorpresa e infatti impedisce due volte il gol a Harry Kane e frena un tiro da fuori area di Jude Bellingham.
È stato un match duro, basato sull’abilità di creare occasioni e la capacità di concretizzare le poche lasciate a disposizione dall’avversario. È in questo contesto che torna utile il profilo d’ariete di Olivier Giroud, avulso dal contesto per una parte del match ma al quale basta mezza chance per riscattarsi del tutto. Detto, fatto. Per l’ennesima volta. Le figure come Lloris, Giroud e Mbappé servono proprio a questo, a cercare la chiave di volta in un match difficile da dominare e altrettanto complicato da controllare. Ora che la Francia ci è riuscita cerca il bicampionato consecutivo, che solo è riuscito nella storia a conquistare l’Argentina nel 1934 e 1938 e il Brasile nel 1958 e 1962. Bonne chance!
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