Scottante e inaspettata caduta del Brasile contro la croazia ai quarti di finale del Mondiale in Qatar. La prodezza di Neymar non basta, Petkovic trova il pareggio in extremis contro i carioca ed alla lotteria dei rigore i sudamericani hanno la peggio. Non mancano a caldo, finito il match, alcune interessanti considerazioni in diretta a TV Play.
Ammettiamolo, non ce lo aspettavamo. Il Brasile lascia i Mondiali da candidata al titolo (tra le più forti assieme alla Francia) tra le lacrime di Neymar. Se è vero che la squadra del fuoriclasse del PSG non aveva affatto brillato questa sera, e la Croazia è pur sempre vicecampione del Mondo in carica, la sorpresa resta tanta.
L’incontro si prolunga ai supplementari, e durante questi la spia del talento di o Ney si accende: serpentina, uno-due, portiere aggirato, gol storico. Una rete che gli consente di raggiungere il grande Pelè (a quota 77 gol) come miglior marcatore del Brasile. Ma dovrà condividere temporaneamente il record con lui, perchè il Brasile è ormai fuori dalla rassegna iridata che si sta giocando in Qatar.
La Croazia è stata probabilmente sottovalutata. Pochi appassionati riponevano molte speranze nel passaggio del turno degli europei, ma il calcio si continua a contraddistinguere per i molteplici modi in cui ci sorprende. E, come un fulmine a ciel sereno, Petkovic folgora tutti con il sui sinistro al minuto 117. Arrivano quindi i rigori, il doppio errore dei carioca con Rodrygo prima e Marquinhos poi, e addio ai sogni di gloria. C’è chi però, diretta, era ben conscio di un importante punto di forza dei croati.
La Croazia vola in semifinale battendo il Brasile. Superata una candidata al titolo del genere, è ormai ghiotta la possibilità di bissare la finale del 2018, magari per loro con un esito diverso. Tarderà ad arrivare per gli interisti (occhio al mercato) il loro Brozovic, saranno sicuramente entusiasti per il poprio beniamino.
Durante i mondiali hanno spesso modo di spiccare per le loro prestazioni a tratti eroiche i portieri. Come il marocchino Bono, (leggi qui il nostro approfondimento) questa sera anche Livakovic è stato un fattore. Il portiere della Croazia ha trascinato la sua squadra a suon di parate sino a quella nei calci di rigore su Rodrygo.
Oltre all’ottimo Livakovic, però, un’intero reparto sta facendo incetta di complimenti. Il centrocampo croato si è rivelato una manna nel limitare le sortite dei brasiliani… E lo sa bene Sabatino Durante, intermediario di mercato Sabatino interventuo ai microfoni di calciomercato.it in onda su Twitch TvPlay.
“Il Brasile ha più talento, ma la Croazia ha messo in campo cuore e strategia. Il tecnico Dalic ha messo in campo le armi giuste, quando ha visto sulla destra del Brasile la possibilità di sfondare ha messo dentro le torri per i cross e ha trovato il pareggio. Ci sono due insegnamenti in questa partita, soprattutto per gli amanti del tiki taka. E’ bello vincere giocando bene ma nella gara ci sono delle fasi, perché poi ci sono avversari meno dotati ma molto organizzati. Tite ha fatto quello che doveva fare, sapeva di avere un centrocampo inferiore a quello della Croazia che probabilmente è inferiore solo a quello del Real Madrid. La grande forza della Croazia è stata la capacità di bloccare le fasce, ha fatto quello che ha detto Ancelotti nell’intervista recente che ha rilasciato, se hai due frecce contro ti abbassi e sfrutti il possesso palla. Nel primo tempo il Brasile è stato inferiore, nella ripresa ha giocato meglio, il portiere ha fatto parate importanti, però si vince anche così”.
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