Sembrano lontanissimi i tempi in cui Giuntoli era additato tra i colpevoli della regressione targata Ancelotti-Gattuso. Ora è intoccabile
L’exploit del Carpi è stata una delle sue imprese più fulgide. Poi l’approdo al Napoli e lo splendido lavoro fatto durante il triennio di Maurizio Sarri. Di lì, l’arrivo di Carlo Ancelotti, l’ammutinamento, qualche colpo a vuoto e lo psico-dramma col Verona: un’escalation che ha portato gli azzurri dritti tra le braccia di un altro toscano, dopo tre anni di risultati alterni e una Coppa Italia arrivata agli albori del calcio pandemico.
Soprattutto un’escalation che stava costando caro a Cristiano Giuntoli, che nel corso del 2021 ha spesso dovuto fare i conti con la critica della stampa napoletana e degli addetti ai lavori. Qualcosa che a rileggerlo adesso sembrerebbe una follia, considerate l’esplosione tecnica di questo Napoli e le tante intuizioni indovinate nel corso di quest’estate. Intuizioni capeggiate da quella di Kvaratskhelia, che nel giro di qualche settimana ha cambiato per sempre la percezione del calcio georgiano del mondo. E probabilmente anche la carriera dello stesso Giuntoli.
Kvaratskhelia ha cambiato la carriera di Giuntoli. E il Napoli ne gode in pieno
Anche perché nella vita di un direttore sportivo ci sono colpi che possono letteralmente stravolgere tutto. E non è da tutti indovinare un potenziale crack mondiale, nell’estate in cui perdi 3-4 colonne dell’undici titolare e devi fare i conti con un budget rivisto al ribasso. Eppure Giuntoli c’è riuscito, portando alla ribalta un calciatore destinato a far parlare di sé per tanti anni ancora. E che, con la buona pace della sorte, rappresenterà una plusvalenza monstre per le casse del Napoli.
Un qualcosa che lo precederà per tutta una carriera e che potrà appuntare al petto per sempre, indifferentemente da come terminerà questa stagione. Anche perché certi talenti e certe intuizioni trascendono i meri risultati sportivi. Calciatori come il georgiano vanno semplicemente scovati e indirizzati, così come il Napoli ha fatto finora in maniera straordinaria. Prima proteggendolo dalle pressioni dei media, poi lanciandolo senza timore. E nell’attesa di scoprire quale saranno i reali limiti di questo straordinario talento, un dato è già certo: con Kvaratskhelia anche Giuntoli ha finalmente la sua Monnalisa.