Solbakken al fantacalcio può rappresentare una sorpresa. La Roma crede molto nelle sue capacità. Mourinho lo utilizzerà così.
La prima parte della stagione, per la Roma, è stata in chiaroscuro. Qualche soddisfazione è stata centrata tuttavia niente di paragonabile a quello che il club si attendeva in estate dopo la campagna acquisti condotta. In campionato i giallorossi sono settimi (seppur a -3 dalla Lazio quarta) mentre in Europa League il secondo posto alle spalle del Betis obbligherà i capitolini a disputare un ostico play-off contro il Salisburgo.
Diversi i motivi che hanno rallentato la marcia della formazione, a partire dallo scarso (o in certi casi nullo) contributo offerto dagli attaccanti. Tammy Abraham, ad esempio, appare irriconoscibile: per lui appena 4 reti e 2 assist in 20 presenze complessive. Un bottino deludente, che di fatto gli è costata la convocazione al Mondiale. Male anche Nicolò Zaniolo, fermo a quota 2 centri e 3 passaggi vincenti. Stephan El Shaarawy ed Eldor Shomurodov, entrambi a segno una sola volta, dal canto loro hanno recitato il ruolo della comparsa.
Gli unici segnali positivi sono giunti da Paulo Dybala (7 timbri) tuttavia l’argentino continua ad essere soggetto a frequenti infortuni. Da qui la decisione del direttore generale Tiago Pinto di correre ai ripari e regalare al tecnico portoghese un rinforzo offensivo: Ola Solbakken, ingaggiato a parametro zero dopo la sua decisione di non rinnovare con il Bodo/Glimt. Un elemento interessante, anche in ottica fantacalcio. Come lo utilizzerà Mourinho?
Come cambia la Roma con Solbakken
Parliamo di un’ala polivalente, in grado di giocare sia a destra che a sinistra e di vedere la porta avversaria con una certa regolarità (11 gol e 9 assist in 32 apparizioni con la maglia dei norvegesi). Provenendo da un campionato meno qualitativo rispetto alla Serie A, avrà bisogno di tempo per ambientarsi nella nuova realtà tuttavia già nel giro di poche settimane potrebbe rivelarsi un’arma tattica importante per Mourinho. La vera svolta, per lui, potrebbe arrivare con il rientro di Georginio Wijnaldum.
Il suo ritorno consentirebbe alla Roma di cambiare modulo e passare al 4-2-3-1 con l’olandese in mezzo insieme a Bryan Cristante (o Nemanja Matic) e Solbakken nel ruolo di esterno alto ricoperto lo scorso anno da Henrikh Mkhitaryan. Uno schema che, tra l’altro, consentirebbe a Lorenzo Pellegrini di ricominciare a giocare nella sua amata posizione di trequartista. Le possibilità non mancano. Solbakken, come detto, può garantire diverse varianti a Mourinho. All’asta evitate spese folli e agite con criterio: può essere una sorpresa.