Si alza la temperatura intorno ai club di Serie A e B: le società devono pagare circa 600 milioni di euro, possibile stangata in arrivo
Si avvicina un momento fondamentale per il calcio italiano. I club di Serie A e Serie B vivono un momento molto particolare. Difficoltà che affondano le radici all’inizio della pandemia da Covid-19 quando le perplessità economiche generate dall’emergenza sanitaria oltre ad aver sconvolto e paralizzato per alcuni mesi i campionati ha anche offerto alcuni ‘vantaggi’ alle società che hanno potuto procrastinare i pagamenti di alcuni tributi e contributi.
Ora però sta per giungere il momento di saldare quei conti e le società iniziano ad avvertire un certo clima di tensione, dettato dalle perplessità economiche vissute. ‘Il Sole 24 Ore’ in edicola questa mattina ha fatto il punto della situazione.
L’Agenzia delle Entrate incombe sulle società di Serie A e B: il 22 dicembre scade il termine per il pagamento di “circa 600 milioni di euro”
‘Il Sole 24’ ha fatto il punto sulla situazione. Il quotidiano spiega che i club di Serie A e Serie B devono versare “circa 600 milioni di euro” nelle casse dell’Agenzia delle Entrate. La data fissata per il pagamento di tributi e contributi scadrà il prossimo 22 dicembre. Data entro la quale devono essere saldate le imposte pregresse. Oltre questa data, i club riceveranno un avviso bonario dopo il quale si potrà chiedere una rateizzazione in cinque anni con una sanzione del 10%.
La Figc, spiega ancora ‘Il Sole 24 Ore’, valuta la possibilità di sanzione di 2 punti che potrebbe infliggere dopo i controlli del 16 febbraio 2023.