Singolare quanto avvenuto prima della partita tra Germania e Giappone: il Mondiale in Qatar non smette di regalare polemiche
Le polemiche hanno accompagnato il Mondiale in corso già dal momento dell’elezione del Qatar quale paese ospitante. Un dibattito lungo più di dieci anni e che non si è ancora placato. Anzi, ancora oggi sono gli interrogativi e le proteste per l’elezione del Paese del Medio Oriente.
L’argomento di discussione è da tempo focalizzato sulla questione dei diritti umani. Negli ultimi giorni si è parlato tanto delle fasce di capitano arcobaleno, diventate le fasce della discordia, vietate dalla Fifa. La Germania però ha voluto mostrare ugualmente il proprio dissenso con quanto accade in Qatar e lo ha fatto al momento della foto di squadra di rito prima dell’inizio della partita.
Germania, foto di rito particolare per la nazionale di Flick: “I diritti umani non sono negoziabili”
Momento simbolico molto importante prima della gara tra Germania e Giappone. La formazione tedesca, infatti, posando per la classica foto di rito ha scelto un modo eloquente per testimoniare la propria protesta contro la decisione della Fifa. I calciatori di Flick si sono disposti secondo una delle formazioni abituali ma in questo caso hanno scelto di portare una mano davanti alla bocca. La scena non è stata ripresa dalle telecamere internazionali ma è stata testimoniata dagli scatti dei fotografi.
Un bavaglio per denunciare l’impossibilità a prendere posizione sulla questione dei diritti civili. La nazionale tedesca ha poi spiegato sui social la scelta e il motivo che ha originato la protesta: “Con la nostra fascia di capitano, abbiamo voluto dare l’esempio ai valori che viviamo in nazionale: diversità e rispetto reciproco. Sii forte insieme alle altre nazioni. Questo non è un messaggio politico: i diritti umani non sono negoziabili. Questo dovrebbe essere ovvio. Sfortunatamente, non lo è ancora. Ecco perché questo messaggio è così importante per noi. Vietarci la fascia è come chiudere le nostre bocche. La nostra posizione non cambia”, dice il tweet pubblicato sull’account della nazionale tedesca.